Bruno de Filippis, Gian Mario Felicetti, Gabriella Friso, Filomena Gallo
Certi diritti che le coppie conviventi
non sanno di avere
Per vivere consapevolmente in coppia
o in attesa di giuste nozze
Stampa Alternativa, pagg. 112, € 12,00
È da poco uscito Certi diritti (che le coppie conviventi non sanno di avere), un “manuale di sopravvivenza” per “vivere consapevolmente in coppia o in attesa di giuste nozze”. Il libro, pubblicato da Stampa Alternativa, è a cura di Bruno de Filippis, Gian Mario Felicetti, Gabriella Friso, Filomena Gallo.
Enzo Cucco, presidente dell’associazione radicale Certi Diritti, e Sergio Rovasio, che dell’associazione e co-fondatore, hanno scritto la nota introduttiva che segue.
Questo libro nasce dalle domande che ogni giorno migliaia di famiglie e di coppie non sposate pongono alla classe dirigente del nostro Paese in merito al futuro di se stessi e dei propri figli in un Paese che continua a non riconoscerne la realtà.
Gli ultimi dati Istat a questo proposito risalgono al 2005 e ci dicono che sono almeno 500mila le coppie che convivono senza essere sposate, e che i bambini nati fuori da famiglie matrimoniali sono pari al 15 per cento del totale. Numeri che, per difetto, descrivono una realtà quantitativamente considerevole, che con il prossimo censimento generale in corso dovrebbe essere definita.
Ma alla nostra classe dirigente la conoscenza della realtà non basta. Sono più forti l’asservimento all’ideologia vaticana e l’ignavia partitocratrica che impediscono di offrire soluzioni giuste ai problemi di discriminazione, dirette e indiretta, di cui le coppie conviventi sono oggetto.
Di fronte al silenzio della classe politica, al ritardo nei confronti degli altri Paesi dell’Unione Europea, e alla continua campagna mediatica contro ogni convivenza che non sia eterosessuale e matrimoniale, l’associazione radicale Certi Diritti e l’associazione “Luca Coscioni” hanno deciso di raccogliere tutte quelle norme che già esistono e sono sconosciute agli interessati e possono, anche se parzialmente e in modo insoddisfacente, rispondere ad alcune delle esigenze di protezione, riconoscimento e garanzia che le coppie conviventi chiedono.
Potrebbe sembrare strano che l’associazione radicale Certi Diritti, determinata nella richiesta di riconoscimento del diritto al matrimonio civile per le persone omosessuali, si faccia promotrice, insieme all’associazione “Luca Coscioni”, di questo lavoro. Ma basta uno sguardo alla tradizione delle lotte radicali per comprendere che siamo nel solco delle battaglie degli anni ’60 e ’70 per la legalizzazione del divorzio, la regolamentazione dell’aborto e dell’obiezione di coscienza. O per il riconoscimento del diritto a scegliere la fine della propria vita di questi anni.
Queste e tante altre “riforme” radicali hanno due caratteristiche: la prima è che si parta dalla vita delle persone e dalla capacità, individuale prima che collettiva, di “metterci la faccia” e chiedere allo Stato il rispetto della propria libertà e responsabilità.
La seconda è di offrire soluzioni ai problemi esistenti, anche in assenza del pieno riconoscimento dei diritti e della legittimità delle proprie scelte. Così come l’assistenza legale ai primi obiettori di coscienza o l’organizzazione col CISA di interventi abortivi rispettosi della dignità della donna e della sua libera scelta, la tradizione radicale unisce la disobbedienza civile all’affermazione civile, ovvero la forte richiesta del riconoscimento dei diritti che arriva dalla vita stessa di chi li richiede, e coinvolge l’intera società.
Il nostro lavoro ha radici in questa storia e va in quella direzione: affermare i diritti, fare che siano esigibili per quel poco che l’attuale normativa consente. Rispondere, ora e subito, alla richiesta di giustizia e di parità, senza dimenticarsi l’obiettivo. Le nostre associazioni, infatti, continuano a battesi affinché il Parlamento affronti e approvi una seria, moderna, attenta riforma del diritto di famiglia. Che trascini l’Italia fuori dal cono d’ombra degli ideologismi e dei fondamentalismi vaticani e la porti pienamente in Europa.
Ringraziamo per il prezioso lavoro di analisi, studio e raccolta di queste norme il giurista Bruno de Filippis, da sempre impegnato sui temi della riforma del Diritto di Famiglia di cui è uno dei massimi esperti in Italia e le persone che hanno contribuito con impegno agli aggiustamenti necessari per rendere meglio comprensibile questo lavoro: Gian Mario Felicetti, coordinatore della campagna di “Affermazione Civile”, e Gabriella Friso, entrambi dirigenti dell’Associazione radicale Certi Diritti.
PER ACQUISTARE IL LIBRO ONLINE > Stampa Alternativa
www.certidiritti.it