Inceneritore di Albano: i No Inc depositano alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia ed una querela penale contro il Ministro all’Ambiente Corrado Clini: abuso d’ufficio e di potere e rivelazione ed utilizzazione di segreto istruttorio
Prossima, sempre da parte dei No Inc, anche una denuncia penale contro Clini ai competenti organi UE
Lunedì 19 marzo le Associazioni No Inc hanno depositato alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia e una querela penale contro il Ministro all’Ambiente Corrado Clini. Sotto la lente d’ingrandimento, stavolta, sono finite le dichiarazioni “scandalose” dei giorni scorsi del Prof. Corrado Clini cui la stampa, tra l’altro, ha dato ampio risalto (Corriere della Sera, Il Tempo, Il Messaggero, La Repubblica, Ansa, Dire). Dichiarazioni “imbarazzanti”, per i No Inc, relative, come noto, al presunto “via libera del Consiglio di Stato all’inceneritore di Albano”. Dichiarazioni “sinistre” che scardinano, anzitutto, da un punto di vista strettamente sociale, il rispetto che i cittadini debbono mantenere nei confronti del Sistema Giustizia e degli Organi ed Enti giurisdizionali.
D’altra parte, però, appare anche evidente, a loro dire, la palese violazione d’un preciso dovere di riservatezza e segretezza assoluta cui sono tenuti magistrati, funzionari pubblici nonché, ancor prima, ministri della Repubblica. Come è noto la legge prevede che le decisioni degli Organi della Giustizia Amministrativa «siano deliberate in segreto dalla Camera di Consiglio» (art. 276 c.p.c.). La segretezza e la riservatezza assoluta della decisione in itinere resta tale sino a quando non avviene - da parte dei soli ed unici giudici che compongono il collegio - l’atto di pubblicazione della sentenza presso la cancelleria: ovvero la divulgazione alla cittadinanza. La sentenza relativa all’inceneritore di Albano, però, non è stata ancora depositata in cancelleria dai giudici della V sezione del Consiglio di Stato.
Esiste, inoltre, un preciso divieto, previsto dal codice penale, di dare comunicazioni alla cittadinanza relative ad una sentenza ancora prima della sua pubblicazione. Il Prof. Clini, con le sue dichiarazioni, è entrato, di diritto - è il caso di dirlo - nella violazione suddetta dando comunicazione alla stampa d’una “sentenza annunciata”, quella relativa al tristemente noto inceneritore di Albano.
Tali circostanze configurano ipotesi di reati penali previsti e puniti dagli art. 323 e 326 del codice penale: ovvero abuso d’ufficio e di potere e rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. Le parole di Clini potrebbero, inoltre, sostengono i No Inc, «nascondere e seguire» reati penali ben più gravi commessi da altri funzionari pubblici. Come faceva Clini a conoscere notizie segrete e riservate? Chi gliel’ha rivelate? Chiederemo, al fine di individuare i responsabili della violazione del dovere di segretezza e riservatezza ed i responsabili dell’abuso d’ufficio e di potere, il sequestro cautelare - immediato - di tutti gli atti e documenti relativi alla camera di Consiglio del 28 Febbraio 2012 della V Sezione del Consiglio di Stato nonché di tutti i successivi atti, documenti e registri di elaborazione della decisione.
Crediamo - in attesa di sapere dalla Procura di Roma chi, come e quando ha commesso tali reati penali - che l’indipendenza, la terzietà e serenità di giudizio della V sezione del Consiglio di Stato vada tutelata da queste indebite e fortissime pressioni.
I No Inc hanno inoltre annunciato il deposito, in settimana, ai competenti Organi della Giustizia Comunitaria, d’un ulteriore esposto penale nei confronti del Ministro Clini: L’inceneritore di Albano verrebbe costruito con soldi pubblici destinati ad energie rinnovabili, i Cip 6. L’Unione Europea vieta tassativamente, dal 1° Gennaio 2009, l’utilizzo della contribuzione pubblica per gli impianti d’incenerimento. Inoltre, sostengono ancora, manca la gara d’appalto pubblica europea obbligatoria per legge, da diversi anni, in tutti gli stati membri UE, per importi di tale portata. L’assegnazione diretta senza gara d’appalto per l’inceneritore di Albano avvenne, è il caso di dirlo, per le vie brevi: con decreto di pubblica utilità firmato dalla premiata compagnia Marrazzo–Di Carlo. Clini se lo ricorda? Nessuno – ammoniscono – difenda il folle progetto dell’inceneritore di Albano.
Daniele Castri (referente legale No Inc)
22/03/2012 »» Commento dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo sulla sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato