Sabato 24 marzo alle 17:30 presso il Lokalino di Morbegno verrà presentato il testo del giovane poeta morbegnese Niccolò Bulanti, Fiamme in fiore (Galassia Arte, Roma 2012). L'evento è organizzato da Cooperativa “Insieme” col patrocinio del Comune di Morbegno.
Alla fabbrica
Chiassosa pancia
insonorizzata,
ammutolisci il lamento,
assordi la pazienza pure.
Ma è nel tuo fragore
ipnotico
che le mie grida in pensiero
si fan più massicce.
Gli opposti, che tanto ci tormentano e tanto sappiamo anche detestare. Ma che sono la compensazione l’un dell’altro in un vincolo circolare e perpetuo nella natura stessa, sommo esempio a cui guardare. Gli opposti giacciono sulla circonferenza universale risultando essere addirittura l’uno il proseguimento dell’altro e allora, in quest’ottica, nemmeno esistono e si fondono in un tutto armonioso.
Questo è un valido motivo per il quale non dovremmo temere l’opposto. E nei rapporti umani questo si traduce nel crollare la diffidenza verso “l’altro”: questo “altro” che mai è identificato ma che siamo tutti agli occhi di tutti, in quanto non v’è al mondo persona che sia definitivo distillato “dell’altro”, o del concetto di “giusto”. Eppure, nonostante l’esempio di questa natura, continuiamo a vivere agli opposti alimentando l’opposto che crea contraddizione, che perpetua ingiustizia e dolore.
Alla natura abbiamo contrapposto la città e il suo artificio, la sua essenza di parassita che si estremizza oggi in una predefinita scacchiera dove vite preconfezionate si muovono solo secondo le regole d’una partita a scacchi mortale: moltissimi di noi sono pedoni, alcuni torri e cavalli, qualche alfiere, e pochissimi re, ancor meno regine. È una scacchiera dove si gioca la partita del mondo intero, nel mondo intero.
Dove i moltissimi pedoni aspirano a divenire re e regine o comunque a salire di grado, grado al quale, qualora posseduto, nessuno vuole rinunciare. E così ecco una massa inconsapevole di vermi aggrovigliati a mangiarsi l’un l’altro in preda a quell’egoismo che cola su di loro dal più alto pezzo della scacchiera.
Alla vita stessa abbiamo contrapposto la morte, traguardo che è il precipizio senza fondo dell’inspiegabile. Prigionieri della paura dello sconosciuto, dell’opposto, come viviamo (o non viviamo) oppressi da tanta angoscia?
E allora torniamo, con la forza della natura che è in noi in una ribellione ferma e inesorabile, che da noi stessi parta per rivoluzionarci, alla circonferenza universale. Gli opposti si continuano vicendevolmente e la morte dell’uno diviene la vita dell’altro, come la morte del fiume è la vita del lago e il lago stesso è quindi fiume.
Lo svolgimento di questo libro segue l’ordine di questa logica degli opposti: natura e città. Ribellione ad essa. Vita e morte che cercano di compenetrarsi e di sfocare i rispettivi confini. Per chiudere con le “digestioni”, nutrienti di varia natura assimilati durante il viaggio d’una breve esistenza. (Dall'Introduzione)
Niccolò Bulanti, classe 1983, operaio. Rapper e blogger ha pubblicato sulla rivista Poesia, mensile internazionale di cultura poetica, Crocetti Editore. È redattore de 'l Gazetin, Labos Editrice. Tra i vari temi trattati nei suoi scritti si segnala l'intervista a distanza concessa da Ramona Africa, attivista del movimento MOVE, il cui più noto tra i suoi membri è il prigioniero politico Mumia Abu-Jamal. Suoi pezzi rap sono stati trasmessi nel programma “Gli speciali di Radio Popolare”.
Blog: bulantiniccolo.blogspot.com