Stefano Guglielmin è nato nel 1961 a Schio (VI), dove vive e lavora come insegnante di lettere. Laureato in filosofia, ha pubblicato le sillogi Fascinose estroversioni (Quaderni del Gruppo Fara, Bergamo 1985, premio “poesia giovane”), Logoshima (Firenze Libri 1988) e come a beato confine (Book Editore, Castelmaggiore 2003, premio Lorenzo Montano) ed il saggio Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento (Anterem, Verona 2001). Un suo racconto breve è pubblicato su AA.VV., La lente chiara, la lente scura (Empirìa, Roma 2002, premio A.M. Ortese). È presente nell’antologia Il presente della poesia italiana, curata da C. Dentali e S. Salvi (LietoColle 2006).
Ha pubblicato su alcune delle principali riviste letterarie italiane e su siti web. Collabora con l’associazione junghiana Convergenze, che promuove ricerca ed eventi formativi in psicologia, ed è nel consiglio editoriale di “Opera Prima”, collana di poesia a cura di F. Ermini.
Di imminente uscita il nuovo libro di poesie La distanza immedicata (con traduzione in inglese a fronte, edito da Le Voci della Luna, Sasso Marconi).
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