A SAFFO
A così tanto afflato
inchino il capo,
tu che dalle sorgenti della poesia
sei scaturgine d'amore e di libertà.
In un soffio,
di cenere vermiglia
hai cosparso i secoli avvenire.
Ma noi donne,
chiare e scure
che non senza macchie e censure,
camminiamo con in mano la nostra stella
- non importa da quale galassia caduta -
e con un carico di sole e di vento,
restiamo ancora prigioniere del nostro tempo,
fragili figlie del primo paradiso.
Paola Mara De Maestri