Sonno di Cuba
Combatti nell'arena in corride senza toro
[con piedi di fagioli neri.
Nel tempo di una rosa urli vento
[e ti vai a sdraiare come saliva
[ai piedi delle tue case rotte.
Non aprire gli occhi, non ora,
resta nel tuo letto odoroso di porto notturno se t'accarezza l'uragano:
chiusa tra le tue ali screziate di vene pulsa e accovacciata silenziosa aspetta.
Vestaglie vuote sdrucite dal volo radente del tempo
[aspettano invano l'ora di cena.
Coralli e pesci volanti fuggono al mare
per sussurrare attraverso sbarre di prigioni la libertà delle onde
-una bara di conchiglia affonda ancora nella polpa di una pagina di Marx-
La rivoluzione incollerà ancora ideali all'acqua viola delle tue tempeste!?
Dormi, resto ancora io vicino a te in questa assurda notte
senza latte...
Cuba
Sueño de Cuba
Combates en el ruedo en corridas sin toro
[con pies de frijoles negros.
En el tiempo de una rosa gritas viento y vas a acostarte
[como saliva a los pi es de tus casas rotas.
No abras los ojos, no ahora,
quédate en tu cama que huele a puerto nocturno
[si te acaricia el huracán:
encerrada entre tus alas jaspeadas de venas late
[y acurrucada silenciosa espera.
Batas vacías y rasagadas por el vuelo rasante del tiempo
[esperano en vano la hora de cenar.
Corales y peces voladores huyen al mar
para susurrar a través de barrotes de cárcel la libertad de las olas
–un ataúd de concha se hunde en la pulpa de una página de Marx –
¿La revolución pegará aún más ideales
[al agua violeta de tus tempestades!?
Duerme, todavía me quedo yo junto a ti en esta absurda noche
sin leche...
Cuba
Cuba futura
Ali di vecchia carta
mi sbattono sulla schiena,
nessuno specchio può riflettermi
mentre plano nel teatro sul mare.
Cuba sei frutta di carne e pulsi,
le tue ossa sono vuoti scaffali
di farmacie deformi d’artrosi,
e neri legni di tabaccherie,
il tuo alito è scappamento di camion
misto a brezza di mare e ombra di cimitero.
Suoni afoni da sotto i tavoli sussurrano rivoluzione.
La tua musica ha lingua e denti
mastica aria, ribelle risuona come oro
e canta nel ventre di tutti i continenti.
Suonano come demoni annoiati
musicisti di stato dentro giacche antiche
fumano un bolero, leccano un son
per sparire poi dentro una partita a domino.
Scende silenzio a fili,
il buio alita su vetri smerigliati,
ti leggono il pensiero cani in lontananza,
ululano mentre dormi e porgi il fianco agli spasmi del tropico.
Guarderai ancora dove il cielo è sfera perfetta
e i rami rompono la luna.
Cuba futura
Alas de papel viejo
me golpean en la espalda,
ningún espejo puede reflejarme
mientras planeo en el teatro sobre el mar.
Cuba eres fruto de carne y latidos,
tus huesos son estantes desocupados
di farmacias deformadas por la artrosis,
y maderas negras de tabaquerías,
tu aliento es fuga de gas de camión
mezclado con brisa de mar y sombra de cementerio.
Sonidos afónicos de abajo de las mesas susurran revolución.
Tu música tiene lengua y dientes
mastica el aire, rebelde resuena como oro
y canta en el vientre de todos los continentes.
Suenan como demonios aburridos
músicos oficiales dentro de chaquetas antiguas
fuman un bolero, lamen un ritmo
para desaparecer luego dentro de un partido de dominó.
Baja el silencio en hilos,
la oscuridad alienta sobre vidrios esmerilados,
te leen el pensamiento perros a lo lejos,
aúllan mientras duermes y ofreces tu costado
[a los espasmos del trópico.
Mirarás aún donde el cielo es esfera perfectata
y las ramas rompen a la luna.
Maurizio Romano è nato a Genova. Appassionato di poesia, scrive versi dall’adolescenza. Vive tra l’Italia e Cuba.
Martha Canfield, poeta e traduttrice, è professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l'Università degli Studi di Firenze. Scrive in spagnolo e in italiano. Ha curato in italiano molte opere di autori ispanoamericani, tra cui M. Benedetti, J. E. Eielson, A. Mutis, e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino. Più volte premiata per la sua opera poetica e per il lavoro di diffusione della letteratura ispanoamericana (dirige le collane “Latinoamericana” della Casa Editrice Le Lettere di Firenze e “Doppiofondo” di Ponte Sisto di Roma), è consulente per la poesia italiana del Festival Internazionale di Poesia di Medellín (Colombia) e presidente del Centro Studi Jorge Eielson di Firenze.