La poesia davanti alla legge
In occasione della deportazione in Arabia Saudita
del poeta Hamza Kashgari
Risparmia il poeta, o legge,
perché la sua anima si espande
oltre le fonti della ragione,
fino alla verità.
Risparmia il poeta, o morte,
perché il suo cuore è fratello di un quasar
e accende l'universo.
Risparmia il poeta, o fede,
perché il suo canto
sorge come il sole
e risveglia l'eterno nella pietra.
Roberto Malini
Purtroppo il poeta saudita Hamza Kashgari è stato deportato in patria, nonostante gli appelli del Gruppo EveryOne (supportati da alcune ong in Italia e nel mondo), inviati nel giorno e nella notte di ieri alle istituzioni internazionali, oltre che alle autorità malesi. Ora le nostre azioni proseguiranno, ma la deportazione in una nazione in cui le leggi religiose soffocano qualsiasi anelito alla libertà di espressione e al rispetto dei diritti umani, è una tragedia. La poesia inedita, che ho scritto in questa triste occasione, tradotta in inglese da Glenys Robinson, sarà trasmessa ai giudici della corte islamica che giudicheranno il ragazzo.