Siamo scarsamente interessati a seguire le fasi del duello tra Roberto Maroni e il cosiddetto “cerchio magico” impersonato dal bustocco Marco Reguzzoni. In un periodo di enorme difficoltà per il paese, questi avvenimenti sono peggiori dei teatrini della prima repubblica, che la Lega a suo tempo stigmatizzò in modo pesante.
In questo momento il partito di Bossi-Maroni è l’unica forza di opposizione, ma senza idee alternative e senza proposte. L’unica idea chiara sembra sia quella che i provvedimenti di Monti danneggiano l’economia del Nord. Non male per chi investe i denari del finanziamento pubblico in Tanzania e non in qualche azienda lombarda o veneta in difficoltà.
Sembra peraltro grave che non vi sia alcuna resipiscenza sulla corresponsabilità che il movimento, tornato alla fumosa indipendenza della Padania, ha avuto nell’attuarsi della crisi, la più pesante dal 1945.
Peraltro l’azione di governo dei ministri leghisti non ha brillato per eccessiva efficienza e creatività. Qualcuno forse si ricorda che Umberto Bossi era ministro delle Riforme, delle quali ha lasciato traccia consistente lo spostamento di alcuni ministeri da Roma a Monza, iniziativa grottesca se non fosse risibile. E che dire della Semplificazione legata al nome di Roberto Calderoli, il quale non solo non ha semplificato ma ci ha lasciato una delle peggiori leggi elettorali nella storia della Repubblica. Per trovare alcunché di similare bisogna forse tornare con la memoria alla legge Acerbo del 1924 od alla legge truffa del 1953.
Nonostante i suoi anatemi verso Berlusconi, caduto nell’alleanza con gli inesistenti “comunisti”, il partito padano continua la sua partecipazione con il Pdl nelle giunte di comuni importanti e nelle regioni del Nord. Intendono tirare a campare fino alle prossime elezioni? Oppure vogliono galleggiare in attesa del federalismo che viene promesso ormai da vent’anni ma che è ancora sotto l’orizzonte?
E che dire del partito che nel 1992 sventolava il cappio in Parlamento e nelle piazze contro i corrotti ed ora protegge i Milanese ed i Cosentino “per ragioni di coscienza”.
La forza propulsiva della Lega si è attenuata, nata con la seconda repubblica, malamente nata e vissuta non possiamo che augurarci che sparisca con questa.
Auspichiamo che l’Italia, come da più parti sottolineato, dopo questo periodo di emergenza, torni ad essere un paese normale.
Santo Consonni
Segretario regionale PSI Lombardia