Il mondo a modo mio
Paolo Acco
intervistato da Stefano Bandera
Acco Editore, 2010, pagg. 280, € 25,00
Quanti Paesi possono stare negli occhi di un uomo? In quelli di Paolo Acco settanta. Almeno per ora ché la lista s'aggiornerà con implacabile e felice costanza. Oppure... che cosa succede quando un editore con inguaribile entusiasmo e con l'inseparabile macchina fotografica a tracolla è arso dal sacro fuoco del viaggio? Ne può scaturire un libro-intervista, un album fotografico super, un magnifico atlante di immagini e sentimenti qual è Il mondo a modo mio.
I viaggi sono i viaggiatori, affermava Fernando Pessoa, uno che di viaggi s'intendeva anche se in apparenza inchiodato a un luogo-topos. Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma, è una celebre proposizione di Bruce Chatwin, uno che di viaggi s'intendeva nel profondo.
Centinaia di fotografie costellano il volume nel suo scorrere, dal primo viaggio in Egitto a uno degli ultimi in Slovacchia, dal Messico dei Maya e dalla Nuova Zelanda maora a New York, dal Grande Nord alle dolcezze e meraviglie tropicali, dall'outback alla Patagonia, su e giù, per latitudini e longitudini, da Petra alle atmosfere di Cartagena insegnateci da Gabriel Garcia Marquez, e villaggi, megalopoli, deserti e foreste, monumenti umani e naturali d'incommensurabile bellezza. E con quegli squarci, con quelle visioni viaggia anche il lettore: un seme portato dal vento, come scritto da Saul Bellow nel sorvolo del continente africano, culla dell'umanità.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi, Marcel Proust. Nulla come queste parole si attaglia alla curiosità del mondo di Paolo Acco, editore, “occasionalmente” fotografo e reporter, soprattutto viaggiatore con la mente e con il cuore.
Alberto Figliolia