Il generale Raúl Castro ha dichiarato che «il piano di riforme sta giungendo a compimento con molte difficoltà», va messo in pratica «con pazienza, senza fretta, per non commettere nuovi errori» ma in ogni caso «sarà portato a termine», anche se il suo successo «dipende da molti fattori», ha aggiunto in una dichiarazione alla stampa, dopo la visita del leader iraniano Mahmud Ahmadinejad.
«Non dobbiamo farci molte illusioni, né rimettere troppe speranze nella prossima Conferenza del Partito, programmata per il 28 gennaio». La prima Conferenza del Partito Comunista in oltre cinquant'anni di regime è stata promulgata per risolvere problemi interni e per modernizzare la struttura di un organismo che regge le sorti della nazione. L'evento ha generato molti dibattiti nella società civile, come il programma diffuso sul blog di Yoani Sánchez (Generacion Y - in italiano: www.lastampa.it/generaciony) al quale hanno preso parte Dagoberto Valdés (Convivencia), Miriam Celaya (Sin Evasion), Eliécer Ávila (Blogger famoso per aver messo in crisi Ricardo Alarcón alcuni anni fa), Antonio Rodiles (Estado de Sats) e Reinaldo Escobar (Desde Aquì).
Altri dibattiti sono sorti nel fronte cattolico e da più parti si afferma che la Prima Conferenza del Partito è l'ultima occasione che si presenta ai governanti cubani per democratizzare la vita pubblica. Le parole di Castro hanno gelato molti entusiasmi.
Gordiano Lupi