L’immagine della Vergine della Carità del Cobre, patrona di Cuba, ha concluso il suo pellegrinaggio con una messa solenne celebrata all’Avana dal cardinale Jaime Ortega. Il pellegrinaggio è stato organizzato per festeggiare la ricorrenza dei 400 anni dall’apparizione della Vergine a Santiago de Cuba. La Vergine da un anno e mezzo percorre ogni località dell’Isola, ha fatto circa 28.000 prima di raggiungere la Baia dell’Avana per celebrare la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e il regime comunista.
Jaime Ortega ha pregato la Vergine perché interceda e faccia in modo che «le riforme intraprese da Raúl Castro procedano senza ostacoli e che avvenga la trasformazione economica che il nostro popolo attende da tempo». La messa ha visto la partecipazione di circa 4.000 fedeli, tra loro tutti i prigionieri politici amnistiati dal governo che hanno trascorso le festività natalizie in famiglia. Tra i presenti c’erano il vicepresidente cubano Estaban Lazo, il cancelliere Bruno Rodríguez e l’arcivescovo cattolico di Miami, Thomas Wenski, nella cui diocesi risiedono molti esiliati radicali e anticastristi. Wenski ha detto: «Il pellegrinaggio della Vergine e la prossima visita del Papa contribuiranno a unire il popolo cubano, che resta uno, ovunque si trovi».
Il 2012 sarà un anno giubilare per Cuba, la speranza dei cattolici è che produca la riconciliazione tra tutti i cubani, che siano residenti sull’Isola come nei più disparati paesi del mondo. Il dialogo tra la Chiesa cattolica e il governo guidato da Raúl Castro va avanti ed è insolito in oltre cinquant’anni di regime comunista che ha visto persecuzioni religiose e molti episodi di intolleranza.
Oggi la Chiesa cattolica è il solo interlocutore del governo ed è grazie alla sua intercessione se sono stati liberati alcuni prigionieri politici. Si tratta di un ruolo delicato, perché potrebbe essere frainteso; la Chiesa deve fare attenzione a non concedere troppo e a non farsi percepire come un elemento di sostegno del regime.
Il discorso del cardinale Jaime Ortega è stato molto apprezzato, ma va detto che dalla sua bocca non è uscita una sola parola in favore dei diritti umani, della libertà e della democrazia.
Attendiamo fiduciosi la visita di Benedetto XVI.
Gordiano Lupi