Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Il caccia F-35 è uno spreco da abolire, perché non se ne discute seriamente? 
Rete Disarmo risponde al Ministro Di Paola
23 Dicembre 2011
 

Dopo le rivelazioni di enormi problemi tecnici, è necessario un confronto aperto. I dati reali dimostrano una realtà del progetto ben diversa da quella favoleggiata dai vertici della Difesa.

«Non stupisce la difesa d’ufficio da parte del Ministro-Ammiraglio Giampaolo Di Paola della partecipazione italiana al programma F-35, non pensavamo però fosse capace di affermare che non è uno spreco soprattutto dopo le recenti notizie provenienti dal Pentagono». Questo il commento della Rete Italiana per il Disarmo alle recenti dichiarazioni (anche televisive) del Ministro, alla luce del recente rapporto (dal titolo “F-35 Joint Strike Fighter Concurrency Quick Look Review”) elaborato da alti ufficiali del Dipartimento della Difesa USA che rivela impietosamente la mole di guai del programma. Tra le questioni maggiormente problematiche c’è il nuovo casco avveniristico che non funziona come dovrebbe, oppure il meccanismo di aggancio di coda che ha fallito tutti e otto i test di atterraggio. Secondo alcune indiscrezioni sembra ci siano state 725 ‘richieste di modifica’ in attesa di essere evase, nel solo mese di ottobre 2011. Come è evidente tutte queste modifiche comportano un ulteriore rallentamento dei tempi e di conseguenza un ulteriore levitare dei costi. Questi problemi poi pongono serie domande sulle reali capacità finali di questo aereo di quinta generazione.

«È preoccupante l’elevato rischio che Lockheed Martin, azienda madre del progetto, ha deciso di assumersi. Il ritardo dello sviluppo ha portato ad una eccessiva sovrapposizione della produzione con la sperimentazione, ciò sta a significare che la produzione avviene mentre sono stati effettuati test di volo in una percentuale molto bassa» sottolinea Rossana De Simone, analista militare per la redazione di Peacelink. «È impensabile ed irresponsabile che la produzione avvenga quando il livello di preparazione tecnologica o maturità si mostra del tutto inadeguato, mancando il completamento di tutti i test necessari (prove a terra, a fatica, in volo)».

Criticità che si sommano a quelle del recente rapporto del GAO (Government Acconuntability Office) del congresso USA che denuncia l’aumento dei costi, i ritardi nella produzione, lo scarso numero dei collaudi e i molti flop dei pezzi collaudati. Posizioni non di pacifisti, ma del Pentagono e del GAO che si riverberano in analisi approfondite anche di altri uffici di analisi ufficiali come il Parliamentary Budget Officer del Parlamento canadese. Mentre invece in Italia nessuna indagine seria e nessun dato concreto sul Joint Strike Fighter viene elaborato da agenzie ufficiali e proposto alla discussione parlamentare e dell’opinione pubblica.

«È sconcertante che in Italia il Ministero della Difesa pretenda di decidere univocamente del ruolo strategico di un progetto militare e industriale dai costi esorbitanti, senza avere intrapreso un dibattito pubblico trasparente e informato» commenta Francesco Vignarca coordinatore di Rete Disarmo «e ciò è da sempre una delle principali preoccupazioni della nostra campagna nata nel 2009» (www.disarmo.org/nof35)”.

Secondo il Ministro-Ammiraglio Di Paola, questo progetto non è uno spreco perché permetterà all’industria italiana di fare investimenti importanti e quindi di crescere. Peccato che gli investimenti innanzitutto li faccia lo Stato, come nel caso della FACO di Cameri, dove verrà costruita da Alenia un’ala e assemblato l’F-35 destinato ad alcuni Paesi europei. Washington non è disposta a cedere il know-how del velivolo ed ha basato la partecipazione al progetto sul principio competitivo ‘best value’, cioè senza prevedere ritorni industriali garantiti. Tutti problemi pienamente confermati anche dai cablo rivelati da Wikileaks sulla questione. D’altronde suona strana una crescita industriale dettata dalla costruzione di un solo pezzo…

Dei 10.000 posti di lavoro annunciati dal Governo, sembrano rimanere nella realtà poche centinaia che in realtà non saranno nuovi, ma ricollocazioni di lavoratori che perderanno il posto a causa dei tagli dell’Eurofighter entrato in concorrenza con l’F35 (solo a parole siamo tutti europeisti…).

Un altro motivo secondo il quale l’F35 non è uno spreco per il Ministro-Ammiraglio Di Paola è quello di consentire all’Italia di avere capacità di primo livello nel settore aereo; il problema è che siamo parlando non di un intercettore, ma di un cacciabombardiere. «Forse vale la pena ricordare al Ministro» sottolinea Massimo Paolicelli presidente dell’Associazione Obiettori Nonviolenti «che abbiamo una Costituzione che all’articolo 11 vieta espressamente di fare la guerra e per garantire la partecipazione agli impegni internazionali nessuno ci obbliga ad avere armi di primo livello e un numero così spropositato di aerei. Specialmente quando contestualmente si chiedono agli italiani forti sacrifici come quelli contenuti nella manovra del Governo cui appartiene Di Paola».

A tutto questo bisogna aggiungere che per i sistemi aeronautici i costi maggiori sono quelli di uso e gestione dei velivoli (da due a tre volte maggiori della semplice fattura di acquisto).

Per questo ribadiamo la nostra richiesta che non si firmi il contratto di acquisto dei 131 cacciabombardieri F-35 e si possano destinare le ingenti risorse così risparmiati ad interventi sociali e di sostegno al mondo del lavoro così colpito dalla attuale crisi economica.

 

Per approfondimenti:

Campagna “Taglia le ali alle armi

In arrivo un bombardiere carico carico di guai. Ancora una volta le notizie sul programma JSF parlano di problemi tecnici e di conseguenti aumenti di costi. Parola del Pentagono

 

La Rete Italiana Disarmo è composta da: ACLIAgenzia per la Pace SondrioAmnesty InternationalIstituto di ricerche internazionali Archivio DisarmoARCIARCI Servizio Civile – Associazione Obiettori NonviolentiAssociazione Papa Giovanni XXIIIAssociazione per la PaceATTACBeati i costruttori di PaceCampagna Italiana contro le MineCampagna OSM-DPNCentro Studi Difesa CivileConferenza degli Istituti Missionari in ItaliaCoordinamento Comasco per la PaceFIM/CislFIOM/CgilFondazione Culturale Responsabilità EticaGruppo AbeleICSLiberaMani TeseMovimento Internazionale della RiconciliazioneMovimento NonviolentoOPALOSCAR Ires ToscanaPax ChristiPeaceLinkRete di LilliputRete Radiè ReschTraduttori per la PaceUn ponte per…

 

 

Fonte: http://radicaliperugia.org


Articoli correlati

  G.C. Vallocchia. Anche i preti paghino l'ICI!!!
  “Bene le riforme annunciate, si passi presto alla fase attuativa”
  «Troppi veti e pizzini sui sottosegretari. PD e PDL la smettano»
  Cerri, Seveso, Calabria: “salvaItalia” / “salvaArte”
  Comitato Referendario pro acqua pubblica chiede incontro urgente al neo Premier Monti
  Donatella Poretti. Liberalizzazioni
  Primarosa Pia. Nome per nome, ecco chi sono e cosa hanno fatto i nuovi ministri
  Primo Mastrantoni. Liberalizzazioni: Farle, non annunciarle
  Francesco Zappia. Tassazione obbligatoria: tra inevitabile piacere e comprensibile avversione
  Gino Songini. Le crisi come le ciliegie: una tira l'altra
  Vincenzo Donvito. Farmacie verso la chiusura a causa della liberalizzazione?
  La finanziaria ha abrogato le norme sui prezzi minimi. Gli sconti sui libri sono ora liberi?
  Rifondazione Comunista contro l'IMU
  Alberto Figliolia. La chiamano manovra
  Liberalizzazioni. 30 milioni in più con l'abolizione del limite di 6 anni per i praticanti procuratori
  Lidia Menapace. Governo Monti: non c'è nulla da esultare
  Lidia Menapace. Scuole paritarie e tasse dalla Chiesa
  Liberalizzazioni. Rammarico per occasione persa
  Mario Staderini. Prime valutazioni sui provvedimenti del Governo
  Maria Antonietta Farina Coscioni. Auguri informali al neoministro della Salute Balduzzi
  Alessandro Pedone. I banchieri protestano perché vogliono il “diritto” d'ingannare i clienti!
  Mario Staderini. Ici e Chiesa: miracolo o bluff?
  Andrea Ermano. Prova d’orchestra con happy end, si spera
  Emma Bonino. No ai governi tecnici: i politici ci mettano la faccia!
  Lidia Menapace. Supplenti
  Mario Staderini. Lettera aperta al presidente Monti: «Domani, al Vaticano, chieda il taglio dell'8x mille»
  Rosario Amico Roxas. Il governo delle ombre
  Antonella Beccaria. In Italia spendiamo ogni ora 3 milioni per armi
  Piero Cappelli. Il Presidentissimo e il fallimento della sinistra italiana
  Primo Mastrantoni. Chiesa e Ici. Ci voleva Monti per scoprire l'acqua calda
  Alessandro Pedone. La Repubblica Italiana ha perso 31 miliardi di dollari in derivati?
  Pensioni? Va bene, ma...
  Flavio Lotti. Difesa: Non è una “spending review”! Ma “spendi di più”
  Flavio Lotti. Non solo F-35
  Flavio Lotti. La Camera riforma le FFAA in 8 ore
  Lidia Menapace. Razionalità
  Giuseppe Civati. La settimana degli F-35
  Milano: Facciamo vincere la pace
  Lidia Menapace. Anomia
  Pippo Civati. Si discute nel PD: nel patto di governo riduzione spesa per F-35
  Raniero La Valle. I cocci del Medio Oriente
  Campagna “Taglia le ali alle armi”
  Giuliano Pisapia. Il mio no all'insensato acquisto degli F35
  Un mese di mobilitazione per dire NO ai caccia F-35
  Un Convegno su “Armi, guerre, territorio”
  “Più risorse agli ospedali, meno soldi alle armi!”
  Lettera aperta del Movimento Nonviolento ai partiti del centrosinistra
  Andrea Ermano. La pacificazione del Mediterraneo
  Luca Comellini. F35, promesse di Bersani e asini “volanti”…
  Tagliare le ali alle armi
  Rosario Amico Roxas. Gli F-35 non ci servono!
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy