Il nostro è un gruppo di persone che si ritrova dal alcuni anni in un laboratorio artistico, che abbiamo chiamato “il paese di terracotta”.
Le persone che appartengono al gruppo provengono da Sondrio e da Tirano e fanno riferimento al servizio di salute mentale (CPS) ed alla Comunità “Apanthesis” (dal greco “accoglienza”) di Tresivio, per le loro sofferenze psichiche e fragilità nell’affrontare da soli i problemi del quotidiano.
Il percorso espressivo/relazionale del gruppo artistico è iniziato nel dicembre 2008 con il fortunato incontro con l’artista Tiranese, Michele Falciani, diventato poi un volontario d’eccellenza, che dona parte del suo tempo libero al nostro laboratorio e ci insegna tecniche e segreti della manipolazione e cottura dell’argilla.
Il laboratorio valorizza l’unicità e la particolarità della persona, favorendone la spontaneità e l’integrazione attraverso il lavoro di gruppo, oltre che ad essere un momento ludico e aggregativo.
Il gruppo è costituito da circa 15 persone che si ritrovano tutte le settimane, il mercoledì pomeriggio, da ottobre a giugno, in due locali messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, presso l’antica Pretura.
Quest’anno, oltre all’indispensabile presenza e guida di Michele Falciani che ci aiuta a prendere contatto con il nostro mondo emozionale ed a potenziare e sviluppare le nostre capacità espressive e relazionali, si sono unite al gruppo altre due volontarie che ci accompagnano nel percorso artistico, stimolando la capacità di utilizzare al meglio le risorse individuali e collettive.
Nel “paese di terracotta” ci si sente partecipi e protagonisti oltre che “accolti” in un clima relazionale positivo e il laboratorio è aperto a qualsiasi contributo umano e artistico.
Nel tempo abbiamo realizzato diversi obiettivi e ci siamo resi “visibili” alla cittadinanza tiranese, con la realizzazione del pannello dell’apparizione dell’angelo a Giuseppe, posto il 19 marzo di quest’anno nella cappella del Santo in Via San Giuseppe a Tirano.
L’ultima opera artistica realizzata è stata il quadro ricordando Nice che tutti noi abbiamo voluto dedicare alla memoria della Dr Nice Pilato che, con la sua professionalità e umanità ha contribuito a far uscire dal grigiore le vite di alcune persone assistite che l’hanno conosciuta; riporto solo alcune voci, come quelle di:
P.P. – che ha ricominciato ad uscire e relazionarsi con gli altri dopo più di 20 anni di isolamento in casa, proprio grazie a Nice che gli ha indicato una strada possibile di apertura agli altri, anche con la partecipazione al laboratorio “il paese di terracotta”;
C.C. – che ricorda Nice come una persona “accogliente” che sapeva ascoltare e consigliare;
B.G. – che, “rabbioso e rancoroso” nei confronti dei servizi, non voleva vedere medici, e lei per incontrarlo ha abbandonato il camice e si è recata “fuori dai luoghi comuni” del cps, aiutandolo a superare la diffidenza nei confronti della cura e dei servizi, valorizzando la presenza di figure professionali non mediche;
Noi, Operatori del CPS di Sondrio, – che la ricordiamo con affetto per la sua disponibilità, professionalità, umanità e semplicità nell’affrontare la vita, per la passione che metteva nell’affrontare i casi “difficili” e di come sapeva coinvolgerci, nel tentativo di risolvere i problemi delle persone, non rassegnandosi mai.
Il giorno 14 dicembre abbiamo posto il quadro a ricordo di Nice nella sala d’aspetto del CPS di Sondrio.
Operatori del CPS (Centro Psico Sociale), Utenti ed Educatori del CD (Centro Diurno) e del CRA (Centro ad alta intensità riabilitativa) si sono prodigati per trasformare questo evento in un incontro fra persone che serenamente hanno riportato alla mente i ricordi legati alla dottoressa Nice Pilato, di come ha svolto la professione medica, anche negli ultimi mesi di vita, con noi tutti, con tutta la passione, la professionalità e l’umanità che l’hanno contraddistinta negli anni. La cerimonia si è svolta in modo semplice alla presenza anche del marito e del figlio che, commossi nel vedere l’immagine di Nice riprodotta nella piastrella centrale, hanno espresso un caloroso ringraziamento all’autore e a tutti i collaboratori del Paese di terracotta.
L’opera è composta da 36 moduli quadrati realizzati dai componenti del gruppo in autonomia o guidati, che realizzano un insieme armonico e significativo. La modellazione va dal basso rilievo al risalto delle forme dal piano di base. La decorazione incornicia il volto di Nice che ho realizzato e patinato su indicazioni precise di Fabiola, aiutandomi con delle foto. Fiori e frutti doni della natura all’uomo, che con amore coltiva, simboleggiano il dare e ricevere amore e vita. Per questo motivo le piastrelle sono del colore naturale del cotto rosso, nude, naturali e non ricoperte. La piastrella logo del gruppo e quella del 150° dell’Unità d’Italia ricorderanno gli autori e l’anno della posa. (M. Falciani)