Raccontare uno spettacolo di Paolo Nani è facile e, data la magnifica congerie di situazioni proposte, difficile al tempo stesso. Intanto ridi e sorridi dall'incipit alla fine, poi ti immergi in un universo di caldo umorismo, di comica fisicità o fisica comicità, di tenerezza lunare, di stralunata poesia. Osservazione dei tipi e tic che compongono questo povero divertente grottesco infinito mondo.
A Paolo Nani servono pochi oggetti in scena: un tavolo, una sedia, carta e matita, un portaritratti, una bottiglia di vino e un bicchiere, alcuni cartelli. Da ciò in una serie di quindici quadri scenici si sviluppa una rappresentazione dalle innumerevoli varianti (un grato debito agli Esercizi di stile di Raymond Queneau), un fuoco di fila di caratteri e soluzioni e idee e suggestioni: lo stravagante personaggio sul palcoscenico deve compiere azioni molto semplici: sedersi, bere un bicchiere di vino, scrivere una lettera e imbucarla. E lo fa indossando le vesti dell'ubriacone, dell'uomo del west, di uno del cinema muto o del circo, di un protagonista horror o, con incredibile virtuosismo, senza mani et cetera. Detto così, tuttavia, non ci si rende conto della geniale bravura del nostro “clown muto”, acclamato maestro del teatro fisico o non verbale. È, semplicemente, da vedere. Il corpo è lo strumento principe di Nani, suonato in tutte le sue corde e usato in tutte le potenzialità comunicative (e psicologiche).
Paolo Nani si potrà ammirare al Teatro Filodrammatici di Milano con il suo cavallo di battaglia (la prima volta fu nel 1992) La Lettera (regia di Nullo Facchini) sino all'11 dicembre e con Jekyll & Hide (regia di Frede Gulbransen) dal 13 al 18 dicembre. Un'occasione da non perdere dal momento che l'artista di origine ferrarese e di fama mondiale si è stabilito in Danimarca, Paese nel quale ha fondato una compagnia teatrale e prosegue la sua attività di ricerca (un déjà vu questo della fuga dall'Italia di alcuni fra i migliori).
Al termine dello spettacolo Nani incontra il pubblico e risponde alle domande che gli vengono poste. Non succede spesso.
La Lettera è stata vista con gran godimento dalle platee di tutte le latitudini del pianeta: dalla Groenlandia all'Argentina, dalla Spagna alla Norvegia.
Per quel che concerne Jekyll & Hide esso è, ovviamente, tratto da The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, il capolavoro di Robert Louis Stevenson... «Seguiamo un timido e rotondo professore in un comico e liberatorio gioco teatrale che mescola risate, sorprese, colpi di scena, giochi con il pubblico e poesia».
Il tour italiano proseguirà con queste date: 20 dicembre, Arcidosso (Gr); 11 gennaio 2012, Zoppola (Ud); 12 gennaio, Paderno Dugnano (Mi); 13 gennaio, Settimo Milanese (Mi); 14 gennaio, Castelnuovo del Garda (Vr); 7 marzo, Cesano Maderno (Mi); 6 aprile, Calcara (Bo); 11 maggio, Busto Arsizio (Va).
Alberto Figliolia
La Lettera / Jekyll & Hide, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano. Info e prenotazioni: tel. 02 36727550, e-mail biglietteria@teatrofilodrammatici.eu, sito Internet www.teatrofilodrammatici.eu. Orari spettacoli: mar ore 20:45, mer 19:30, gio-ven-sab 20:45, dom 16 (gio 8 ore 16)
