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LEAL. “Sperimentazione animale: utile al progresso scientifico?” 
Conferenza del Dott. Cagno a Sondrio
09 Dicembre 2011
 

LEAL Lega Antivivisezionista

Sezione di Sondrio

 

Vi invita

 

sabato 17 dicembre 2011, ore 18:00

presso la Sala del credito Valtellinese,

in via delle Pergole a Sondrio

 

alla conferenza del Dott. Stefano Cagno

sul tema:

 

Sperimentazione animale:
utile al progresso scientifico?

 

= Ingresso libero =

 

info:
moiser@libero.it
mckl@libero.it

 

 

Note e approfondimenti

 

Stefano Cagno è nato a Milano e si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano. Lavora come Dirigente Medico Ospedaliero, disciplina Psichiatria, presso l'Azienda Ospedaliera “Ospedale Civile” di Vimercate (MI). Da anni è membro del Comitato Scientifico Antivivisezionista e della Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione. Ha partecipato a molti congressi e dibattiti anche a livello universitario sull’argomento. È autore di numerosi libri fra cui Gli animali e la ricerca (Franco Muzzio Editore) e Quando l’uomo si crede Dio (Alberto Perdisa Editore).

 

 

La LEAL, lega antivivisezionista, nasce a Milano nel 1978, fondata da Kim Buti. Nel giro di pochi anni ha acquisito soci in ogni parte di Italia, contando anche alcune delegazioni in varie città. Totalmente apolitica e gestita esclusivamente da volontari, ha come uniche fonti di finanziamento le donazioni ed i contributi dei soci e dei simpatizzanti. La LEAL ha per scopo statutario l’abolizione della vivisezione e la sua sostituzione con altri mezzi più sicuri scientificamente e più accettabili moralmente. Diceva Bernard Shaw: «non si deve valutare se un esperimento su un animale è giustificato o meno, semplicemente dimostrando che è di una qualche utilità. La distinzione non è tra esperimenti utili ed inutili, ma tra comportamenti barbari e civili. La sperimentazione su animali è un male sociale perché anche se comportasse un avanzamento del sapere umano, lo otterrebbe a spese dell’umanità delle persone». Gli esseri umani non hanno il monopolio della sofferenza, del terrore e della disperazione o quello dell’amore e della lealtà; gli animali sono come noi capaci di godere e di soffrire, ma non sono capaci di esprimere a parole il dolore cui molto spesso l’uomo li costringe. È per questo motivo che la nostra associazione è pronta a collaborare ad ogni azione volta a combattere realtà come la caccia, il commercio di pellicce, l’abbandono e il randagismo conseguente, le corride, i circhi e gli zoo e tutte le situazioni nelle quali gli animali vengono sfruttati. I soci vengono tenuti al corrente delle attività svolte tramite il notiziario trimestrale AV La Voce dei Senza Voce.

 

 

La sperimentazione animale / Introduzione

Molti affermano “la vivisezione non esiste più”. O non sanno di cosa parlano, o sono in malafede. “Vivisezione” non è solo il sezionare la rana viva, o gli atroci esperimenti del passato in cui i cani venivano legati con cinghie a una tavola e poi sezionati. Oggi la vivisezione è ben altro. Molto peggio. È chiamata “sperimentazione animale” o “ricerca in vivo”, ma rimane, secondo la definizione del dizionario, “vivisezione”. La quale è per estensione «qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc.» [Dizionario De Mauro, ed. Paravia].

È questo che milioni di animali ogni anno, nel mondo, subiscono nei laboratori: avvelenamenti con sostanze chimiche, farmaci e cosmetici compresi, induzione di malattie di ogni genere (cancro, sclerosi multipla, varie imitazioni dell'AIDS, malattie cardiovascolari, ecc.), esperimenti al cervello, esperimenti sul dolore, e molto altro. E tutto questo, senza alcuna necessità, non solo, ma senza alcuna utilità. I vivisettori chiedono “Preferisci salvare un topo o un bambino?”, per colpire l'emotività delle persone che non sanno cosa sia la sperimentazione animale e quanto sia inutile. Ma la vivisezione, ammazza il topo e fa diventare una cavia te e tuo figlio, questa è la realtà dei fatti.

 

Video-testimonianze
A questo link potrete vedere centinaia di video che dimostrano la crudeltà ed inutilità della sperimentazione animale.

 

Una testimonianza diretta

Nel 1996 Michelle Rokke trascorre alcune settimane come infiltrata nel laboratorio di vivisezione di HLS del New Jersey (USA) e tiene dei diari in cui registra quello che ogni giorno vede: la sofferenza degli animali, l’incuria dei tecnici e dei medici, l’incompetenza e la cattiva fede, il menefreghismo e la mancanza della seppur minima sensibilità e rispetto verso gli animali utilizzati. I Diari dimostrano, con i fatti più che con mille teorie, quanto inutile sia la sperimentazione su animali da un punto di vista scientifico, e come, anche se potesse essere utile in teoria, non lo è comunque nella pratica per come gli esperimenti vengono eseguiti. Dimostrano non tanto la crudeltà di pochi, ma l’incuria e il disprezzo con cui gli animali sono normalmente, da tutti, trattati, e la loro infinita sofferenza. Da leggere, per sapere cosa accade veramente in tutti i laboratori di vivisezione del mondo. Dimostrano che questa pratica, che la si chiami “sperimentazione animale” o che la si chiami “vivisezione” non può essere tollerata.

I Diari si possono scaricare (formato pdf) a questo link.

 

Fatti recenti

Se pensate che certe cose oggi non accadano più, potete sempre vedere l'ultima inchiesta della Peta girata in un laboratorio americano in questi mesi.

Queste inchieste sono molto frequenti e dovunque si entri lo scenario è lo stesso: morte, dolore, sofferenza. Animali che arrivano a lasciarsi morire, impazziti dal dolore psico-fisico in conseguenza alla reclusione ed ai test ai quali sono sottoposti per tutta la loro vita.

 

Alcuni numeri

Solo in Italia nel triennio 2007-2009 (ultimi dati disponibili) sono stati uccisi per la sperimentazione animale 2.602.773 animali, per una media di 867.591 l'anno, poco meno di 2.377 animali al giorno.


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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