Ieri sera gli Studenti del CISA, il Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, hanno preso la parola in occasione della serata di consegna dei diplomi svoltasi al Cinestar di Lugano. I portavoce degli studenti (l'assemblea comprende la totalità degli studenti dei tre anni di corso CISA) hanno letto un comunicato in cui si ribadiscono i problemi della scuola e si deplorano le modalità di non-risposta da parte dei vertici CISA. Si ribadisce inoltre la richiesta di maggiori controlli e trasparenza.
Di seguito trovate il comunicato letto e, a corredo, qualche fotografia dell'azione. (Studenti CISA)
È parafrasando il titolo di un fortunato film italo-svizzero che prendiamo la parola questa sera, in occasione della proiezione dei lavori finali dei compagni dello scorso anno.
Ci complimentiamo con loro! Non vogliamo guastar loro la giusta e meritata festa.
Ma ci sembra importante fare qualcosa perché anche noi, studenti del 1°, del 2° e del 3° anno del CISA, vorremmo raggiungere questo importante traguardo. E ci sembra importante informare genitori, amici e docenti presenti questa sera rispetto a quello che sta accadendo nella nostra scuola. Ringraziamo quindi i nostri compagni per lo spazio che ci hanno concesso.
Per quanto riguarda le problematiche in corso a scuola, non possiamo dirci soddisfatti delle reazioni istituzionali giunte in questi giorni. Il Direttore ha incontrato informalmente alcuni gruppi di studenti senza però dare risposte chiare ed ufficiali. La nostra richiesta di riunirci oggi, non è stata accolta. Ci è stato proposto un incontro solo alla fine del semestre. I vertici scolastici hanno però voluto scusarsi invece per iscritto con solo alcuni dei nostri genitori.
Non ci sembra corretto il tentativo di far ricadere le responsabilità sulla gestione precedente. È dal 2008 che questa Direzione è in carica, si sarebbe forse già potuto mettere mano e risolvere i problemi.
Ancora meno troviamo giuste le modalità con cui sono state mosse accuse verso il gruppo della didattica, addossando a loro i problemi della scuola. Ci piacerebbe avere dei dirigenti in grado di assumersi in maniera trasparente le responsabilità.
Non ci basta sapere che la scuola cambierà, forse, in un futuro non meglio definito. Anche perché sembra di capire che i progetti in corso sono ancora molto lontani dall'inizio della loro realizzazione.
La transizione in Scuola Superiore Specializzata non sembra avverrà in tempi brevi. Noi saremo tutti già al termine della nostra formazione. Vogliamo una scuola che funzioni oggi, e che funzioni bene! In questa scuola ci siamo ora e, fra pochi mesi o anni, ne saremo fuori. Noi la scuola la stiamo pagando adesso. E quindi esigiamo che tutte le misure necessarie vengano prese a breve, brevissimo, termine!
Se il Consiglio di Fondazione non è in grado di garantire uno standard minimo di qualità, è importante che prenda immediatamente le misure necessarie.
I malfunzionamenti della scuola e la sua mala-gestione non vengono cancellati dagli accordi e le collaborazioni internazionali, citati in molte occasioni. I legami con la Scuola di Cinema di Cuba e con il Centro Sperimentale di Roma, non sostituiscono un percorso formativo di qualità.
I problemi al CISA con cui ci dobbiamo confrontarci quotidianamente sono estremamente concreti: le strutture inadeguate, le lezioni perse, l'aumentato numero di studenti senza un conseguente adeguamento del materiale, i docenti che mancano, i programmi informatici spariti che impediscono di seguire il normale corso delle lezioni.
Ribadiamo però, che secondo noi, l'unica via di uscita da questa situazione, è quella della trasparenza. Chiediamo che un organo esterno controlli e certifichi la situazione. Che tutte le questioni contabili siano portate alla luce, in modo da capire come vengono utilizzati i soldi delle nostre rette e i fondi pubblici stanziati. Desideriamo che i mansionari dei vari collaboratori siano resi pubblici, in modo da chiarire le responsabilità di ognuno.
Manifestiamo la nostra preoccupazione per l'imminente partenza del nostro Direttore, proprio in un periodo così delicato per la scuola. Occorre un dialogo franco e responsabile fra le parti per poter ottenere delle soluzioni concrete. Servono fatti e non la ricerca di capri espiatori. Il tempo è poco. Ci sembrano delle richieste giustificate, motivate e nell'interesse di tutti. Fondamentali per poter continuare avere fiducia in questa scuola, in cui riponiamo ancora delle speranze e che fino ad ora è riuscita ad insegnarci tanto.
Grazie ancora ai compagni che presenteranno oggi i loro lavori: in bocca al lupo!
L'assemblea degli Studenti CISA, 29 novembre 2011
studenti.cisa@gmail.com