Per il terzo appuntamento del festival, il live del Quadrato Magico torna al luogo d’origine, il Teatro “Frassati” di Cosio Valtellino. Sabato 3 dicembre, ore 21:30, sul palco un artista considerato uno dei migliori blueman acustici in circolazione a livello mondiale. Affermazione suffragata dai numerosissimi riconoscimenti attribuitigli negli ultimi anni a livello internazionale da critici e riviste del settore (su tutte quella del Downbeat). Sia come strumentista sia come miglio album di genere blues acustico appunto. Stiamo parlando del grande Eric Bibb che al QM-Live lo vedrà nella forma che predilige e che meglio mette in mostra le sue qualità, cioè in duo accompagnato dal suo fido chitarrista Staffan Astner. Un duo, quindi, chitarre e voce, per una serata di grande blues, una blues night che si preannuncia infuocata come da tradizione e che ben si adatta al climax della sala Frassati.
web: www.ericbibb.com
Eric Bibb, Nasce a New York in una famiglia in cui la musica non mancava di certo. Suo padre, Leon Bibb, era infatti un cantante professionista che si esibiva nei teatri di musica facendosi un nome come parte della scena folk di New York negli anni Sessanta. Suo zio era il pianista jazz e compositore John Lewis, membro del Modern Jazz Quartet e famoso in tutto il mondo. Tra gli amici di famiglia Pete Seeger, Odetta e l’attore/cantante/attivista Paul Robeson, padrino dello stesso Eric. A soli sette anni, Eric già riceve una steel guitar e cresce circondato da talentuosi artisti. Lui stesso ricorda una conversazione della sua infanzia con Bob Dylan che, a proposito del modo di suonare la chitarra, consiglia all’undicenne: “falla semplice, lascia stare tutta quella roba da fighetti". Sin dalle elementari, Eric è consumato dalla musica.
I primi ‘eroi’ della chitarra di Eric sono quelli del gruppo paterno, tra cui Bill Lee (padre del regista Spike) che apparirà anni dopo nel suo Me To You. A diciannove anni parte per Parigi, dove un incontro con il chitarrista Mickey Baker lo induce a concentrare i suoi interessi sulla chitarra blues. Quando più tardi si sposterà in Svezia, Bibb troverà un ambiente creativo che lo riporterà al Greenwich Village dei tempi migliori del folk revival. Stabilitosi a Stoccolma, Bibb si immerge nel blues di prima della Guerra e continua a scrivere e a suonare.
È stato con Robert Cray in due tour americani nel 2001 e nel 2002 e ha aperto per Ray Charles nell’estate del 2002.
Il talento di Eric sia in campo compositivo che esecutivo è stato riconosciuto da una Grammy Nomination (per Shakin' a Tailfeather) e da quattro W.C. Handy nominations (per gli album Spirit and the Blues, Home To Me e A Ship Called Love; per “Kokomo” come miglior canzone blues acustica e come miglior artista blues acustico dell’anno). Le sue canzoni sono apparse in programmi televisivi come quelli della “Eastenders” e “Casualty”, e “The District” negli USA. La sua versione di I Heard the Angels Singin' è entrata nella colonna sonora del film The Burial Society ed Eric ha partecipato al disco due volte di platino di Jools Holland Small World, Big Band, cantando “All That You Are” da lui composta.
Nel 2005 esce A Ship Called Love e continuano i tour, tra cui uno negli Stati Uniti con John Mayall & The Bluesbreakers e Robben Ford. A Ship Called Love ha ricevuto la nomination come album dell’anno per il 2008 dai Blues Music Awards.
Nel 2008 viene pubblicato Get On Board: il disco è «senza dubbio tra i progetti più entusiasmanti della mia carriera» dice Bibb. «È un’ulteriore esplorazione del luogo in cui il blues incontra il gospel e il soul». Ospiti Bonnie Raitt e Ruthie Foster, alle session di Nashville partecipano il tastierista e produttore Glen Scott, il chitarrista e bassista Tommy Sims e il batterista Lemar Carter.
«Quello che cerco di comunicare con questo disco è un messaggio diretto, molto semplice», afferma lo stesso Bibb. «Voglio che la gente salga a bordo con me, non solo in quanto artista, ma considerando lo spirito che guida l’album che è poi uno spirito di unità. Viviamo in un tempo in cui abbiamo realmente bisogno di calarci almeno per un attimo nei panni degli altri. Dobbiamo smetterla di guardare a noi stessi e agli altri come noi e loro, e cominciare a essere più comprensivi. Abbiamo bisogno di approcciare le situazioni da una prospettiva per cui ci si ritrovi a essere più simili piuttosto che diversi».
L’album più recente, Booker's Guitar, uscito nel 2010, prende spunto dal ritrovamento di una chitarra Resophonic National steel-body degli anni Trenta che era appartenuta alla leggenda del blues del Delta Booker White - un vecchio cugino di B.B. King. «Volevo documentare la mia connessione con la tradizione blues del Delta», dice Bibb. «Volevo davvero mettermi nella posizione dei miei eroi, ma in un contesto contemporaneo, e creare canzoni che avrebbero potuto far parte del loro repertorio e derivare dalle loro stesse esperienze».
Una performance di Eric Bibb è sempre un’esperienza che arricchisce, sia dal punto di vista musicale che da quello spirituale. Offrendo un folk blues infuso con abile destrezza e realizzato con grazia, Eric non ha problemi nel mettere insieme uno stile tradizionale americano “rootsy” con una sottile sensibilità contemporanea. Come ha ben scritto un critico: «Il canto di Eric e la versatilità della sua chitarra fondono una tale varietà di generi da farne un nuovo blues mondiale». E un altro: «Eric ha una grande voce, è un performer eccellente e ha una notevole conoscenza delle radici della sua musica».
L’appuntamento è per sabato 3 dicembre alle ore 21:30 a Cosio Valtellino, presso il Teatro “Pier Giorgio Frassati” di Regoledo (piazza S. Ambrogio). Il biglietto, che prevede posto numerato, costa 15 euro (ridotto a 10 per under 18 e studenti) già disponibile nelle abituali prevendite di Sondrio, Morbegno e Cosio. Per gli impossibilitati a recarsi nelle prevendite, è possibile la prenotazione telefonica presso la infoline QM al numero 340 9334780. Ulteriori informazioni su Eric Bibb e l’intera programmazione del festival, sono disponibili sul sito www.quadratomagico.net.
Quadrato Magico