Il Comitato Referendario “2 Sì per l'Acqua Bene Comune” ha chiesto un incontro urgente con il neo Presidente del Consiglio Mario Monti.
Il Comitato intende porre all'attenzione del Presidente Monti la necessità di tenere nella debita considerazione il risultato della consultazione referendaria dello scorso 12 e 13 giugno. I 26 milioni di cittadini che si sono chiaramente espressi nella direzione di un servizio idrico pubblico e senza profitti rappresentano una voce che non può essere ignorata, nemmeno da un Governo “tecnico”.
«Chiediamo», si legge nella lettera inviata a Monti, «che il nuovo Governo che Lei presiede si muova nella direzione che la volontà popolare legiferando nel rispetto dei principi ispiratori dei referendum; quegli stessi principi che sono contenuti nel testo della legge d'iniziativa popolare che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha depositato in Parlamento nel 2007 con il sostegno di oltre 400.000 firme; quegli stessi principi sanciti dall'Art. 43 della Costituzione Italiana».
«Siamo quindi a chiederLe» prosegue la missiva «di rispettare i risultati referendari e la volontà espressa da quei 26.000.000 di Italiani che hanno dato vita, il 12 e 13 giugno, ad una grande partecipazione democratica dal basso, che costituisce un segnale positivo e incoraggiante per la vitalità democratica del nostro Paese, e che non può essere disattesa».
(Nota della Segreteria nazionale dei Comitati Referendari, così come diffusa dalla loro articolazione provinciale dei Sondrio)