Lunedì , 23 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò cubano
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Yoani Sánchez. Il Quartiere Rosso e le vetrine cubane 
A Cuba ufficialmente le prostitute non esistono, ma vengono perseguitate
11 Novembre 2011
 

Sorride con malizia, parla con la stampa, osserva le vetrine dalle quali le donne offrono prestazioni erotiche nel famoso Quartiere Rosso di Amsterdam. Mariela Castro è in visita in Olanda ma dedica una frase alla prostituzione cubana e allo spaccio di droga perpetrato sul lungomare avanero. Il suo modo di vestire impeccabile, il basco inclinato e uno sguardo amabile, fanno pensare che la figlia, senza dubbio, abbia una presenza più accettabile rispetto all’immagine severa di un padre ottantenne, che ricopre le cariche di generale e di presidente.

Mentre Raúl Castro lasciava la XXI Assemblea Iberoamericana in Paraguay, la direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale (Cenesex) percorreva e ammirava la zona più allegra della capitale olandese. Invitata a un congresso che aveva come tema la salute sessuale, ha parlato anche con alcune ragazze che esercitano il mestiere più antico del mondo. Alla fine si è detta colpita dal modo in cui queste donne riescono a “fare il loro lavoro con dignità”. Parole che sembravano un notevole passo avanti per una figlia della nomenclatura, che aveva fatto un discorso trasparente e coraggioso. In realtà, lontano dai microfoni di Radio Nederland, lo scenario è ben diverso e il modo di affrontare i problemi cambia radicalmente.

 

Merlyn ha appena compiuto 17 anni, da due anni vende il suo corpo a clienti stranieri che frequentano Cuba per turismo. È stata internata per sei mesi in un centro di rieducazione, dopo essere stata catturata di buon mattino nel Parque Central mentre era in trattative con un cliente. Teme le uniformi azzurre più dei fantasmi. Evita i poliziotti quando sono appostati agli angoli del centro storico, perché la sua carta d’identità dice ancora che vive a Mayarí, un paesino orientale. Di tanto in tanto, per non essere arrestata, deve pagare in natura qualche poliziotto.

Il “crimine” di questa ragazzina dal corpo fragile e gli occhi a mandorla è molto grave per la nostra rigorosa legislazione, perché oltre a esercitare la prostituzione è anche illegalmente residente all’Avana. Secondo il Decreto 217 pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale nell’aprile del 1997, dovrebbe rientrare immediatamente nel paese di origine se non possiede una residenza nella capitale. Per evitare che la facciano salire di nuovo su un treno e la riportino a casa con la forza, si è trovata un protettore. Lui procura i clienti e discute le tariffe mentre lei attende in un piccolo appartamento del Quartiere Cinese.

Merlyn non sa che esiste una zona di tolleranza nella lontana Olanda e non ha mai sentito parlare di prostitute unite in sindacato che concedono interviste alla stampa. “Non devi avvicinarti alle finestre”, le ha detto il mulatto con i denti d’oro che protegge una decina di ragazze. Per lei la sola vetrina disponibile è lo specchio che si trova davanti al letto.

 

Le prostitute cubane, definite una volta da Fidel Castro come “le più colte del mondo”, continuano a esistere, nonostante la mancanza di diritti e la volontà del sistema di non riconoscerle. Per anni il governo cubano si è vantato di aver completamente debellato questo “flagello del passato”. In realtà, erano tempi in cui il denaro valeva così poco da non potersi trasformare in beni o servizi. Molte donne avevano perso lo stimolo a guadagnarsi la vita con il sudore del loro pube. Nonostante tutto, sono sempre esistite persone disposte a concedere il loro corpo in cambio di privilegi che sul finire degli anni Ottanta erano riservati soltanto a militari e alti funzionari. Nei primi anni Novanta, con la crisi, le timide aperture all’impresa privata e la valanga di turisti che si è riversata sull’isola, abbiamo visto apparire di nuovo giovanissime prostitute per strada con i loro vestiti attillati. Erano le stesse ragazzine che pochi mesi prima avevano gridato a scuola, durante l’alzabandiera del mattino: “Pionieri per il comunismo. Saremo come il Che!”.

 

Le retate di polizia fuori dai locali da ballo, le condanne per il delitto di “pericolosità sociale” e gli arresti arbitrari contro queste donne hanno prodotto una diminuzione della loro presenza nei luoghi turistici. La discoteca Guanabo Club, un tempo presa d’assalto da ragazzine a caccia di italiani e canadesi, oggi è diventata un locale noioso e triste.

Invece di sradicare la prostituzione, i nostri governanti hanno spinto alla clandestinità migliaia di donne che adesso vengono gestite da un protettore e ricattate da poliziotti che si fanno pagare i loro servigi. La loro condizione è lontana anni luce dalla vita di quelle donne che Mariela Castro ha appena incontrato e lodato nel Quartiere Rosso olandese. L’illustre sessuologa ha visto le prostitute esibirsi in vetrina, mentre a Cuba suo padre le obbliga a condurre una vita squallida, nascoste dentro stanze senza finestre.

 

Yoani Sánchez

(da El País, 10 novembre 2011)

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Yoani Sánchez è pubblicata in Italia da La Stampa ed è tradotta da Gordiano Lupi.


Articoli correlati

  Omar Santana. Il regalo di Ahmadinejad
  Yoani Sánchez. Paseo orgoglioso
  A. Torreguitart Ruiz. Fidel si fa da parte
  A. Torreguitart Ruiz. Yoani Sánchez contro Mariela Castro
  Le favole di Mariela e la stampa compiacente
  Mariela Castro chiede diritti per i gay cubani
  Gordiano Lupi. “En el cuerpo equivocado” di Marylin Solaya
  Yoani Sánchez. Breve incontro con Mariela
  Gordiano Lupi. A Cuba aumenta la repressione
  Garrincha e Mariela Castro
  Yoani Sánchez sfida Mariela Castro
  Cuba. Wendy Iriepa e Ignacio Estrada oggi sposi
  Antonio Stango. La blogosfera libererà Cuba?
  Yoani Sánchez. Galletta
  Cuba. Omofobia e ragion di Stato
  La Cuba di Mariela Castro
  A. Torreguitart. Siamo tutti finocchi
  Yoani Sánchez ospite virtuale alla Fiera del Libro di Miami
  Gay.it. Cuba. Annullato il primo Pride della storia dell'Isola
  Antúnez, un “diamante nero” nelle carceri cubane
  Uno scrittore pericoloso: Reinaldo Arenas
  Cuba. Un 8 settembre di arresti e violenze
  “La discriminazione degli omosessuali è stata colpa mia!”
  Orlando Luis Pardo Lazo. Pessima poesia
  Yoani Sánchez sarà testimone al matrimonio di Wendy
  Garrincha. Prostitute a Cuba
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 4 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy