La leader delle Damas de Blanco, Laura Pollán Toledo, è morta ieri alle 19 e 50, all’Avana, per un arresto cardiaco, come riferiscono fonti della dissidenza interna e blogger indipendenti. Aveva 63 anni.
Laura Pollán era ricoverata dallo scorso 7 ottobre, in terapia intensiva, all’Ospedale Calixto García per una grave insufficienza respiratoria, aggravata da problemi di diabete e ipertensione dei quali soffriva.
Martedì l’ospedale aveva informato la famiglia che esami realizzati dall’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí avevano rivelato che Laura Pollán soffriva del Virus Respiratorio Sincitial (VRS). Giovedì i medici avevano aggiunto che la leader delle Damas de Blanco soffriva anche di dengue tipo 4. Per tutta la settimana le condizioni di salute di Laura Pollán sono state definite “molto gravi”. I medici l’hanno mantenuta sempre sotto sedativi e con la respirazione artificiale. Venerdì le hanno praticato una tracheotomia.
Pollán era moglie dell’ex prigioniero politico Héctor Maseda, uno dei 75 dissidenti condannati nella Primavera Nera del 2003. Dopo quella ondata repressiva, lei e altre donne familiari di oppositori incarcerati fondarono le Damas de Blanco, che negli ultimi otto anni si sono dedicate a denunciare la situazione dei prigionieri politici e a pretendere la loro liberazione. Nel 2005 il Parlamento Europeo le ha insignite del Premio Sacharov per la libertà di coscienza.
Il governo cubano, invece, ritiene le Damas de Blanco uno strumento fondamentale della sovversione statunitense sull’Isola. Pollán, insieme alle colleghe che fanno parte del gruppo, ha subito numerosi atti di ripudio organizzati dal regime, minacce, persecuzioni e percosse. L’ultimo episodio violento che l’ha vista protagonista è avvenuto lo scorso 24 settembre, davanti alla porta della sua casa, quando insieme ad altre Damas de Blanco cercò di assistere alla messa per il giorno della Merced e decine di paramilitari glielo impedirono.
Yoani Sánchez ha comunicato su Twitter che la veglia funebre si terrà nella casa di Laura Pollán e subito dopo il suo corpo sarà cremato.
Gordiano Lupi