«Siate affamati, siate folli».
Steve Jobs
È passata un'altra settimana, altri sette giorni caratterizzati da una crisi sociale, economica e politica. In questo Paese non c'è più fiducia ed a perderla, gradualmente, sono un po' tutti. Il problema maggiore che a diminuire non è solo la fiducia nelle persone ma soprattutto la fiducia nel futuro.
«Il Paese non cresce, perché brucia il futuro dei giovani», ha detto recentemente il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, auspicando «riforme strutturali». Ma dalla classe politica, tutta, non arriva nessuna risposta concreta, l'unica eccezione è rappresentata dal costante e accorato appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ribadisce insistentemente la necessità di investire sui giovani e di «ridare dignità alla politica».
Intanto i giovani, studenti in particolare, scendono in piazza per protestare, la gran parte in modo pacifico (fortunatamente pochi gli stupidi che creano tensioni nel corteo di Roma), contro i tagli e le “classi-pollaio”. E la maggioranza ed il governo litigano sull'ennesimo condono (questa volta mi trovo a dare ragione al Ministro Tremonti) e sulla nomina del successore di Draghi, mentre si ventila l'ipotesi del partito “Forza Gnocca”. Ma dall'altra parte? Certo è che la soluzione migliore sarebbe un Governo di “salvezza” nazionale, che cambi la legge elettorale e ci porti velocemente alle urne - ma questa classe politica ha paura di perdere la “poltrona”.
Mentre nel Paese accade tutto questo, sulle strade continuano a morire decine di persone senza che nessuno faccia nulla di concreto. Quello della sicurezza stradale continua ad essere un grave problema per una società che si vuole definire “civile”. Suggerirei agli amici Parlamentari ed ai media di occuparsi anche di questo, e non solo delle “intercettazioni”.
Mi piace ricordare, in chiusura, alcune delle frasi più significative che Steve Jobs, fondatore di Apple recentemente scomparso, ha pronunciato nel suo discorso del 2005 all'Università di Stanford. «Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario».
Carmelo Lentino