Un progetto di Erika Reginato, con la collaborazione dei poeti del Laboratorio di Lettura e Scrittura poetica di Artemis e interventi musicali di Giacomo e Sandro Maculan
Si mis manos pudieran
deshojar...
Yo
pronuncio tu nombre
en las noches
oscuras,
cuando vienen los
astros
a beber en la luna
y duermen los ramajes
de las frondas
ocultas.
Y yo me siento hueco
de pasión y de
música.
Loco reloj que canta
muertas horas
antiguas.
Yo pronuncio tu
nombre,
en esta noche oscura,
y tu nombre me suena
más lejano que nunca.
Más lejano que todas
las estrellas
y más doliente que la
mansa lluvia.
¿Te querré como
entonces
alguna vez? ¿Qué
culpa
tiene mi corazón?
Si la niebla se
esfuma,
¿qué otra pasión me
espera?
¿Será tranquila y
pura?
¡Si mis dedos
pudieran
deshojar a la luna!
Giovedì 13 ottobre 2011, ore 20:45
Biblioteca civica di Thiene
per ritrovarci, dopo la pausa estiva,
ricevendo e lasciandoci coinvolgere
dai versi appassionanti di Federico García Lorca.
In copertina la locandina e, di seguito, alcune note informative in merito alla vicenda artistica e umana di questo “poeta della vita”, figura emblematica della cultura spagnola del XX secolo, assurto a simbolo e testimonianza di valori talmente universali da riguardare ciascuno di noi, e valicare ogni frontiera di razza e cultura, di spazio e di tempo.
Per un'esperienza che si propone di coniugare armoniosamente le vicende dell'esistenza con la poesia della vita. (Ivana Cenci)
Sarà fatta una breve presentazione e, di seguito, la lettura di poesie di Federico García Lorca. I testi poetici sono scelti in modo da mettere in evidenza alcune tappe fondamentali del suo percorso creativo. Verranno proposti testi che illustrano il suo amore per la vita e per le donne: due aspetti che costituiscono un riferimento concreto e costante per il poeta, intorno ai quali egli ha scritto anche opere di teatro. Il tema a cui attinge e intorno al quale sviluppa la sua opera è l’archetipo femminile: elemento cardine cui rivolge la sua ammirazione e su cui sono incentrati tutti i suoi lavori.
La lettura dei testi sarà fatta in lingua originale spagnola da Erika Reginato, in italiano da alcuni poeti del Laboratorio di Lettura Poetica di Artemis. Alla fine sarà proiettato un video con alcune fotografie di Federico García Lorca risalenti ai pochi anni della sua vita che l’evento si propone di percorrere. La lettura poetica sarà intervallata e chiuderà con brani musicali suonati all’organetto e al flauto.
Federico García Lorca. Nasce a Fuentevaqueros, in provincia di Granada nel 1898, figlio di un proprietario terriero e di una maestra. Fin da bambino è amante della musica, del teatro e della poesia. Nel 1914 comincia i suoi studi di diritto e filosofia a Granada poi, nel 1919 si trasferisce a Madrid, dove si installa presso la residenza degli studenti. Qui conosce il poeta Juan Ramón Jiménez, il futuro regista di cinema Luis Buñuel e fa amicizia con il grande maestro del surrealismo Salvador Dali, la filosofa Maria Zambrano e tanti altri.
L’influenza ricevuta dall’ambiente di nascita emerge nella raccolta poetica Primeras Canciones e in Romancero Gitano: un canto doloroso che grida con passione la forza della musica e dell’amore. L'immagine “gitana” lo accompagnerà per lunghi periodi nel suo lavoro e la bellezza della luna e la sua magia convivono nella sua opera, unitamente al paesaggio popolare e alla tradizione: elementi che connotano la visione chiara e profonda della poesia spagnola, che diventerà un riferimento mondiale importante per l’epoca e per gli anni a venire, grazie ai suoi rappresentanti più significativi del gruppo poetico del 1927.
Una fine come quella del poeta García Lorca è fra quelle che sono impossibili da comprendere, perché con la sua esecuzione si spegne il fuoco che unisce la speranza alla creatività, la grandezza di un lavoro che è e sarà sempre universalmente riconosciuto.
Federico Garcia Lorca muore fucilato dai militari franchisti nel 1936 a Granada, nello stesso luogo in cui muore il suo primo personaggio teatrale, Maria Pineda.