In un comunicato stampa diffuso ieri, col titolo «Statale 38: dopo Tirano tocca a Morbegno e Cosio Valtellino», l'Amministrazione provinciale ha divulgato i contenuti di una missiva indirizzata ai Sindaci dei due comuni della bassa Valle che costituisce una sorta di pressione perché gli stessi collaborino, ora, a togliere le castagne dal fuoco dopo che proprio Provera, con la scelta dello stralcio del 1° lotto senza ascoltare le ragioni dei due interlocutori, ce le ha messe. Nel pubblicare nella sua integrità il comunicato, come siamo usi, per doverosa informazione, ci auguriamo che Ciapponi e Svanella, e con loro le amministrazioni che guidano, non si facciano fuorviare da un tanto palese “gioco truccato”, ma sappiano al contrario irrobustire una posizione, che è quella non soltanto del “Comitato popolare di Cosio” ma della stragrande maggioranza della popolazione, e che è anche figlia del buon senso. Il superamento del territorio dei due comuni è quello tracciato nel 1° lotto del progetto, realizzabile – sic rebus stantibus – con lo stralcio longitudinale e l'eliminazione dello svincolo di Cosio. Altri studi e valutazioni non sarebbero altro che la riapertura del “progettificio” di secolare memoria, con sperpero di denaro e perdita di tempo. La sventurata, concreta realizzazione di attraversamenti provvisori, poi, un ulteriore guaio alla già inguaiatissima situazione.
Provera già ha “ballato nel manico” con la risposta data alla non improvvisata proposta avanzata dal Comune di Morbegno e alle altrettanto serie osservazioni del Comitato di Cosio: sostenere che lo stralcio longitudinale costituisce una radicale modificazione del progetto, mentre lo stralcio “suo” (plebiscitato dai suoi) una coerente e funzionale realizzazione dello stesso è infatti un'evidente falsificazione e un competo stravolgimento della realtà. I problemi che l'odierna iniziativa sottende ne sono, di già, una prima dimostrazione. E – ahi noi! - non sarà l'ultima...
Statale 38: dopo Tirano tocca a Morbegno e Cosio Valtellino
L’Amministrazione provinciale, con una lettera formale inviata nei giorni scorsi, ha richiesto al sindaco di Morbegno, Giacomo Ciapponi, e al sindaco di Cosio Valtellino, Fausta Svanella, la disponibilità ad una collaborazione tecnica per valutare le ipotesi di superamento del territorio dei due comuni in relazione alla realizzazione del primo lotto primo stralcio della nuova statale 38. Come si ricorderà, all’ultima riunione del Comitato Istituzionale di Mobilitazione per le Statali 38 e 36, il 16 giugno scorso, il presidente Fiorello Provera aveva formulato un invito agli amministratori ad individuare soluzioni percorribili per sciogliere i nodi viabilistici di Morbegno e di Tirano.
A differenza del progetto per la nuova 38, infatti, già delineato ed ereditato dalla Regione Lombardia, per il superamento di Morbegno e di Tirano esistono tempi sufficienti, valutabili in circa quattro anni, per esaminare e condividere con le amministrazioni locali soluzioni per superare i due centri abitati compatibilmente con la salvaguardia del territorio e la disponibilità di risorse finanziarie. «L’individuazione di un gruppo di lavoro, eventualmente con la presenza di tecnici di fiducia dei Comuni di Morbegno e di Cosio Valtellino», spiega il presidente Provera, «consentirebbe di muovere i primi passi da subito, così come già avvenuto con l’amministrazione di Tirano, all’indomani dell’ultima riunione del Comitato Istituzionale, che ha portato allo stanziamento di 60mila euro che abbiamo deliberato in giunta il 10 luglio scorso, dopo sole tre settimane, da destinare allo studio per l’attraversamento di Tirano».