Un gruppo di dissidenti cubani ha presentato martedì 4 ottobre un progetto unitario per spingere la popolazione a unirsi in una lotta pacifica contro il regime.
«Vogliamo far capire che abbiamo un progetto comune di cambiamento. Faremo nuovi incontri per decidere quale tattica usare per convincere il popolo a lottare pacificamente contro il governo», ha detto l'ex prigioniero politico José Daniel Ferrer García.
La Dichiarazione di Unità è stata firmata, tra gli altri, da Ferrer, Oscar Elías Biscet, Guido Sigler e Librado Linares, prigionieri politici liberati nel 2011 dopo aver scontato sette anni di prigione, e da Guillermo Fariñas, Premio Sacharov 2010.
I dissidenti richiamano l'opposizione a unirsi attorno a determinati punti chiave: lotta pacifica, rispetto dei diritti umani, cambiamento in senso democratico, un nuovo sistema legale e l'unità di tutti i cubani, ovunque residenti. La proposta economica è chiara: «abbandonare il modello sovietico di pianificazione centralizzata per un'economia moderna, sviluppata ed efficiente».
Oscar Elías Biscet ha detto che «tutti i progetti di cambiamento sono validi, ma adesso è il momento di unirsi attorno a un documento comune». Fariñas ha aggiunto che il documento «è aperto a modifiche, cerca di essere unitario ma non impositivo».
Si richiede l'apporto di altri dissidenti per avere maggior forza. Hanno partecipato alla conferenza Rene Gómez Manzano, Angel Polanco e sua moglie, Librado Linares e Dania Virgen García. L'attivista per i diritti umani Elizardo Sánchez Santa Cruz e il dissidente Héctor Palacios volevano partecipare, ma non hanno potuto assistere per motivi improcrastinabili. Sono stati invitati a firmare il documento tutti i leader dell'opposizione, ma molti non hanno partecipato per colpa del rigido controllo di polizia cui sono sottoposti. Purtroppo erano assenti noti dissidenti come Oswaldo Payá, Martha Beatriz Roque e Vladimiro Roca.
L'unità dell'opposizione a Cuba è un problema importante e di difficile soluzione, perchè ogni gruppo pretende di essere il più adatto per unire tutti gli altri.
Litigiosità storica di un popolo, purtroppo.
Gordiano Lupi