Vignetta di Omar Santana (El Nuevo Herald):
Cavallo: – Adesso non è più proibito vendere auto... Vediamo se smetterete di sfruttarmi!
Cubani: – Adesso la cosa proibitiva è comprarle.
Cavallo: – Bestie!
Il Governo di Cuba ha autorizzato la compravendita di auto, proibita per mezzo secolo, una delle misure più attese tra le riforme annunciate dal Presidente Raúl Castro. L’edizione digitale della Gazzetta Ufficiale (www.gacetaoficial.cu) fissa una serie di regole per dare inizio al «trasferimento di proprietà dei veicoli tramite compravendita o donazione», tra cubani che vivono sull’isola e stranieri residenti in maniera permanente o temporanea.
Il Governo permetterà di comprare auto nuove a cubani che svolgono mansioni assegnate dallo Stato e nel suo interesse, previa autorizzazione del ministero dei Trasporti, concessa al massimo una volta ogni 5 anni. Gli stranieri stabilmente residenti o che sono a Cuba per un periodo temporaneo non potranno comprare più di due auto durante la permanenza sull’isola. Fino a oggi i cubani potevano comprare e vendere solo i modelli precedenti al trionfo della Rivoluzione del 1959, quasi tutti di fabbricazione statunitense, meglio noti come almendrones. Decine di migliaia di professionisti, che hanno comprato auto sovietiche prima del 1990, grazie al loro lavoro, potranno venderle a cubani o stranieri residenti. Si potranno vendere anche auto moderne, che negli ultimi anni artisti, sportivi e medici in missione hanno comprato e importato a Cuba. Sarà ammesso avere più di un auto a persona, ma non più di due.
I cubani che emigrano - 38.000 all’anno, secondo una stima approssimativa - potranno vendere le loro auto o trasferire la proprietà ai familiari prima di abbandonare il paese.
La nuova disposizione è entrata in vigore da mercoledì 28 settembre ed è compresa in un piano di 300 riforme, volute da Raúl Castro e approvate ad aprile dal Sesto Congresso del Partito Comunista Cubano.
Gordiano Lupi