Pane Quotidiano A fianco di chi ha bisogno... – Lo statuto di questa onlus, che risale alla fine dell'Ottocento, illustra e definisce quello che può essere considerato un vero e proprio servizio per la collettività, quello attuato distribuendo, a chiunque si presenti a richiederlo, quel minimo indispensabile per sopravvivere in una città che per la sua vastità, per le sue complessità non riesce non solo a soddisfare appieno le esigenze di coloro i quali un prete laico come Padre Turoldo chiamava “gli ultimi”, ma nemmeno a consentirne talvolta la sopravvivenza.
Sono passati più di cento anni da quando, nel 1898, Edoardo Banfi ideò a Milano la fondazione laica che divenne la Società del Pane Quotidiano, nella fondata convinzione che il pane, come alimento base, non dovesse mancare sulla tavola di nessuno.
Nel 1908 la Società del Pane Quotidiano venne iscritta nella Gazzetta Ufficiale tra gli Istituti di pubblica assistenza (IPAB).
È passato quindi più di un secolo ma il Pane Quotidiano continua a resistere, esistere e assistere grazie al sostegno e alla collaborazione di una schiera di volontari all'opera dalle prime ore del mattino.
La mentalità civile di questa Istituzione, è chiaramente espressa da quanto si può leggere arrivando presso le sue sedi:
Fratello... qui nessuno ti domanderà chi sei,
né perché hai bisogno,
né quali sono le tue opinioni
Ogni giorno nella sede storica di Viale Toscana 28 e nell'altra sede di Viale Monza 335 si servono senza distinzione 2.500/3.000 persone (anziani, disoccupati, extracomunitari), che le scarse risorse economiche costringono a mettersi in fila e a ritirare quello che il Pane Quotidiano offre: pane quindi, ma anche latte, yogurt, frutta verdura, cioccolato, biscotti, pasta e altri prodotti offerti gratuitamente da una serie di aziende ancora attive nel sociale...
Oltre a ricevere un aiuto concreto, ciascun Ospite/Assistito vede rispettata la propria individualità, la propria libertà, indipendentemente dal colore della pelle e dalle proprie credenze.
Gli ospiti giornalieri sono infatti passati dagli 80/100 al giorno di 30 anni fa a una media quotidiana di 2.500/3.000 persone, per complessive 660.000 presenze nel 2009. Questo dato ci preoccupa molto, perché rappresenta la nuova povertà, ma cerchiamo e vogliamo farvi fronte: voi tutti, che leggete queste pagine [web Pane Quotidiano], potete aiutarci.
Pane Quotidiano
A fianco di chi ha bisogno – Onlus