Con il collega Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Economia e dell'Interno, sottolineando come il Governo ha più volte fatto ricorso a misure straordinarie per la stabilizzazione finanziaria, per il contenimento della spesa pubblica e per favorire il rilancio della competitività economica. I dati delle autorità competenti indicano che nel mese di luglio 2011, oltre 11.000 beni sottratti in via definitiva alla criminalità organizzata si son resi disponibili per il completo reinserimento nel circuito virtuoso economico e sociale, di cui quasi 1.500 aziende. Dalla stima fatta dall’Agenzia Nazionale su l’insieme di circa 2.000 beni confiscati, viene stimato un patrimonio di 362 milioni di euro solo considerando il valore di questo sotto insieme e su valori non attualizzati.
Considerato che le procedure di sequestro e confisca alla criminalità organizzata, oltre allo scopo di irrogare sanzioni patrimoniali, hanno la rilevante funzione sociale di assicurare il reinserimento dei beni nel ciclo dell’economia legale e della libera concorrenza, abbiamo chiesto di sapere:
- quali iniziative il Governo ha adottato o intenda adottare al fine di sostenere e sollecitare l’Agenzia - anche attraverso la sottoscrizione di accordi con gli istituti bancari o meglio in sede Abi - a superare in tempi rapidi le diverse criticità che bloccano con le ipoteche il riutilizzo dei beni.
-quali iniziative il Governo ha adottato o intenda adottare al fine di sostenere e sollecitare l’Agenzia a rendere vitale ed efficiente l’intero ciclo del contrasto alle ricchezze della criminalità organizzata e quindi volte a facilitare le richieste di utilizzo da parte degli aventi diritto anche attraverso la pubblicazione tempestiva sul sito dell’Agenzia dell'elenco e delle caratteristiche dei beni immobili da destinare ad utilità sociale.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione