Oltretutto potrebbe liberarci dai miasmi pestiferi dell’attualità partitocratica e neutralizzare la cloaca “politica” e i suoi effetti che rendono non solo giustizia e carceri, ma tutto il Paese, tutti noi, come sommersi non certo da Berlusconi, che viene spacciato per genio, naturalmente del male, mentre è il risultato del combinato disposto tra maggioranze e opposizioni di regime.
Ho personalmente motivo di temere che mercoledì il Senato (riunito non sappiamo bene nemmeno se come “autoconvocato” secondo Costituzione, o per ascoltare, secondo ordinario Regolamento, “comunicazioni del Governo”), il Senato – dicevo – continui a permettere il proseguirsi della flagranza criminale in cui lo Stato partitocratico opera impunemente ormai da decenni, contro diritto internazionale, europeo, costituzionale italiano. Non si vuole comprendere ma soprattutto consentire di informarne l’opinione pubblica – perché la regola di questa Repubblica è perfino peggio che fascista – sul perché, gli obiettivi e il valore dell’amnistia.
Torno qui a tentare di farci, di farmi intendere:
L’AMNISTIA
1. non solamente interromperebbe la flagranza di un comportamento assolutamente criminale dello Stato partitocratico in concreto, contro lo Stato di Diritto e la Repubblica democratica, contro centinaia e centinaia di migliaia – anzi di milioni – di persone. In sintesi contro i Diritti Umani, con responsabilità che dovrebbero essere giudicate e condannate dalla Corte Penale Internazionale (e a questo fine dobbiamo preparare urgentemente la relativa, documentatissima, urgentissima denuncia, individuando gli strumenti e le modalità tecniche atte a farli ricevere);
2. non solamente costituirebbe il solo provvedimento atto ad avviare in modo irreversibile da subito il processo di riforma della Giustizia, del Regime partitocratico, sovraffollata e disastrata almeno quanto le sue immonde carceri, contro legalità internazionale, legalità e la giurisdizione europee, la stessa Costituzione, come il Presidente della Repubblica ha perentoriamente pubblicamente dichiarato, le leggi e i codici italiani;
3. libererebbe il Paese, lo Stato e la società italiani dalla repellente, totalizzante atmosfera e realtà da cloaca ammorbante, letteralmente pestifera, carogna della Repubblica, dopo esser stata ridotta a metamorfosi vincente, erede del precedente ventennio partitocratico e non della sua liberazione dal nazifascismo - ma non da ogni altra illusoria, mortale utopia che ha reso tragico il secolo precedente, e già ipoteca del secolo che viviamo –.
Marco Pannella
(Dichiarazione in diretta su Radio Radicale, domenica 18 settembre 2011, diffusa stamattina a iscritti, militanti e simpatizzanti radicali)