Nasce, nel cuore delle Orobie, un centro visitatori dedicato al legno. L’iniziativa, inserita nell’ambito del più ampio progetto “Il legno: materiale di vita in Val Tartano”, è stata presentata sabato sera nella sala consiliare del Municipio di Tartano nel corso di un incontro pubblico promosso dal Parco delle Orobie Valtellinesi in collaborazione con l’Amministrazione comunale della località orobica, soggetti promotori dell’intervento cofinanziato dalla Fondazione Cariplo.
«Finalità del Parco delle Orobie, accanto alla tutela dell’ambiente», ha esordito il Presidente dell’area protetta, Walter Raschetti «è la promozione del territorio e delle sue risorse. Il centro visite costituirà un valore aggiunto per la valle, nell’intento di favorire un turismo eco-compatibile».
Il Sindaco di Tartano, Piergiorgio Gusmeroli, ha espresso soddisfazione per un progetto che «coniuga la valorizzazione delle bellezze naturalistiche con la promozione delle attività portanti dell’economia della Valle, agricoltura e artigianato. Si tratta del primo tassello di un percorso di ampliamento dell’offerta culturale per residenti e turisti», ha aggiunto, «che intendiamo portare avanti nel tempo con pubblicazioni dedicate a storia, cultura e tradizioni locali».
A illustrare caratteristiche e finalità del progetto, che ammonta a complessivi 140.000 euro, finanziati per il 50% dalla Fondazione Cariplo e per la parte rimanente con fondi regionali per le aree protette, è stato il Direttore del Parco, Claudio La Ragione. «La scelta del legno, oltre che per l’enorme valenza naturalistica», ha spiegato, «è dovuta alla grande estensione dei versanti boschivi della Val Tartano, luogo ideale per lo sviluppo di tale tematica anche perché l’utilizzo di tale risorsa è avvenuto nel modo più generalizzato, negli edifici, che presentano tipologie costruttive uniche sulle Orobie, ma anche nel lavoro e nella vita quotidiana».
Il progetto prevede la realizzazione di un centro visitatori nell’edificio delle ex scuole della frazione Piana, dove al piano terra sarà possibile conoscere l’albero, l’ecosistema bosco, le fasce altitudinali di vegetazione, per proseguire al piano primo con le attività per il governo del bosco, dalla selvicoltura all’esbosco, fino alla lavorazione artigianale. L’ultimo piano sarà invece dedicato alla ricostruzione di ambienti domestici con una raccolta di oggetti di vita quotidiana e aree riservate a esposizioni temporanee su temi come l’arredo e la lavorazione del formaggio. «Il progetto non intende rimanere circoscritto alla struttura espositiva», ha continuato La Ragione, «ma si aprirà al territorio circostante grazie alla realizzazione di un orto arboreo, curato da Ersaf, con le specie arboree tipiche della valle corredate da schede identificative. Saranno inoltre realizzati itinerari didattici autoguidati che consentiranno il recupero della rete sentieristica locale e una migliore fruizione del territorio».
Affinché il progetto diventi una risorsa e un’opportunità di sviluppo per la valle a residenti e turisti è stato rivolto un appello a collaborare mettendo a disposizione oggetti in legno che potranno essere donati o prestati al comune e che nei prossimi mesi saranno oggetto di un censimento per arrivare all’allestimento del centro, e alla successiva inaugurazione, entro la primavera prossima. Chi intendesse offrire la propria disponibilità può rivolgersi a Roberta Fognini, tel. 334/3312124, e Miriam Barlascini, tel. 0342/645026. Ogni oggetto contribuirà ad arricchire il viaggio nella memoria, nel patrimonio culturale e nella storia della Val Tartano.
Il progetto sarà al centro di una seconda serata pubblica di presentazione il prossimo 26 agosto alle ore 20:30, al campo sportivo di Campo.
Parco delle Orobie Valtellinesi
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