Un piccolo esempio di vita quotidiana. Scuola materna pubblica del Comune di Roma in centro storico:* l'ora di religione è facoltativa, ma l'insegnante è pagato coi soldi pubblici e quindi anche da quelle famiglie che decidono di evitare a bambini di 3, 4 e 5 anni il catechismo di Stato. L'insegnante è scelto dalla diocesi, senza alcun tipo di concorso pubblico e titoli e sempre dalla diocesi potrebbe essere revocato il suo mandato non venisse più ritenuto adeguato.
Durante quell'ora i bambini che non seguono l'ora facoltativa essendo solo 5 o 6 su 25 vengono fatti uscire dalla classe e intrattenuti nel corridoio in un angolino a disegnare e giocare con la loro maestra. E sempre in quella scuola materna del pieno centro di Roma per l'ora di ginnastica e quella di musica vengono chiesti contributi ai genitori dei bambini due rate da oltre 100 euro.
Esempi di vita quotidiana, appunto. Chi fa ginnastica e musica la paga, chi non fa religione la paga lo stesso e viene anche fatto uscire dalla classe...
E mentre nell’ultimo anno le presenze degli alunni per l'ora di religione cattolica sono calate di quasi il 2%. Il numero di insegnanti della materia, invece è cresciuto del 14%. Dati del “Servizio nazionale della Conferenza episcopale italiana per l’Insegnamento della Religione cattolica” nel 2009/2010.
Dei 25 mila insegnanti di religione 15 mila sono stati immessi a ruolo con legge del 2003, poi attuata dal ministro Fioroni nel 2007 senza avere titoli o aver fatto concorsi pubblici ma solo su indicazione della diocesi.
A ciò si aggiunga anche un privilegio di ordine economico. Gli insegnanti di religione godono di un trattamento retributivo di maggior favore rispetto a tutti gli altri colleghi (uno scatto del 2,5% ogni due anni di anzianità lavorativa, sia tra i precari che tra chi è passato in ruolo).
Su tutte le discriminazioni e privilegi aspettiamo ancora una risposta alla nostra interrogazione presentata lo scorso febbraio.
Donatella Poretti e Marco Perduca
senatori radicali
* Scuola Trento e Trieste di via dei Giubbonari, Campo dei Fiori.