Restituire agli italiani 1 miliardo e 685 milioni di euro l'anno. È quanto viene pagato per il canone (tassa) RAI. Mentre il Governo assume provvedimenti che peseranno sulle spalle o, per meglio dire, sulle tasche degli italiani, mettendoci le mani, è sempre più scandaloso che i contribuenti siano costretti a pagare quello che eufemisticamente viene definito “canone” ed invece è una vera e propria tassa. Per avere cosa? La rappresentazione di nani e ballerine! Un vero dibattito e informazione è carente o del tutto assente sul debito pubblico, la riforma del welfare, la riforma della giustizia, le liberalizzazioni e la concorrenza, le politiche sulle droghe, l'ecologia, il rischio sismico e la ricostruzione de L'Aquila, l'immigrazione, le riforme istituzionali, l'Unione europea. Liberiamoci di questo balzello mettiamo la RAI, con i suoi 13.295 dipendenti, sul mercato, come ci sono le altre emittenti televisive.
Da anni la nostra associazione conduce una battaglia per l'abolizione della tassa RAI con una petizione sottoscritta da più di 300mila persone. A tutti i cittadini chiediamo di firmare e al Parlamento di abolire quella che una ricerca del Censis ha rilevato come una delle tasse più odiate dagli italiani.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc