Leggere oggi tra le misure del decreto anticrisi i possibili interventi sull'avvocatura e la professione forense c'è di che rallegrarsi e di che restare allibiti.
Quando approdò nell'aula del Senato quella che fin dall'inizio definimmo la controriforma forense, in molti ci guardarono come marziani e ci definirono “liberisti selvaggi” che in nome del mercato andavano contro la professionalità degli avvocati.
La controriforma riusciva in realtà a rendere perfino più chiuso di oggi, con una legge del Ventennio, l'accesso alla professione di avvocato invece che andare verso la naturale ed europea apertura e liberalizzazione.
In realtà sostenevamo e proponevamo soluzioni richieste e già realtà in Europa e che la stessa autorità Antitrust italiana segnalava da tempo.
Tre esempi per tutti: abolizione delle tariffe minime, introduzione di società di capitali per gli studi professionali e la possibilità di fare pubblicità per gli stessi. Tre esempi da rileggersi nel dibattito del Senato quando si votavano i nostri emendamenti, tre esempi che oggi si leggono nella misura anticrisi del Governo.
Noi siamo lieti dell'inversione politica Radicale, e consigliamo di fermare alla Camera l'iter del disegno di legge sulla controriforma forense per rivederlo Radicalmente!
Donatella Poretti e Marco Perduca
senatori Radicali