Sono 136 i piloti di parapendio di tutta Italia che hanno sorvolato l'Umbria per conquistare il titolo italiano di questa disciplina di volo senza motore.
Il campione 2011 è Davide Cassetta, torinese, in forza all'associazione Baratonga Flyers come pilota ed alla Polizia di Stato come professione.
Seguono Luca Donini di Molveno, reduce dalla conquista della medaglia d'argento ai mondiali in Spagna, e Mauro Maggiolo di Pergine Valsugana, ambedue trentini. Titolo femminile a Gabriella Corradi di Bassano del Grappa (Vicenza), quello a squadre dall'Aero Club Montegrappa.
Organizzata dal club Ali Subasio, la competizione, intitolata a Mario Settimi dal nome del fondatore di Radio Subasio e patrocinata dalla provincia di Perugia, dal Comune di Assisi e dalla Proloco di zona, ha avuto il suo fulcro nel centro operativo di Rivotorto di Assisi (Perugia) e nel decollo posto sulle pendici del monte Subasio (1290 m), sopra la cittadina umbra.
Cinque la manches disputate, tra i 38 e gli 84 chilometri cadauna; annullata l'ultima causa meteo avversa. I piloti hanno volato fino al Monte Cucco, presso Sigillo, nei cieli di Spoleto, Monte Falco e Bevagna o veleggiato lungo la Val Tobina e la catena dei monti Martani. I percorsi erano contrassegnati dalle cosiddette boe, punti salienti del territorio, che ai concorrenti è fatto obbligo aggirare per la convalida della manche tramite GPS. Dalle tracce registrate dagli strumenti un computer estrae le classifiche parziali e finali.
Eccellente il funzionamento del live traking, innovazione da poco introdotta nel volo libero. Si tratta di un trasmettitore satellitare in dotazione a ciascun pilota che permette di seguire il medesimo in volo su un computer, oppure, come ad Assisi, su un maxi schermo. Le tracce dei concorrenti sono sovrapposte ad una dettagliata cartografia 3D che rendono la visione molto suggestiva, come assistere alla gara da un elicottero che sovrasta i parapendio. Importante la funzione di sicurezza del congegno: in caso di necessità, si conoscono le esatte coordinate del mezzo.
Gustavo Vitali