L’Associazione nazionale Per la Scuola della Repubblica plaude con grande soddisfazione alla sentenza emessa ieri 29 luglio 2011 dal Consiglio di Stato.
La sentenza è particolarmente importante poiché segna un limite invalicabile: non si può continuare impunemente a riproporre di anno in anno provvedimenti viziati dalle medesime illegalità procedurali.
La luce di questa sentenza si riverbera sul ricorso che genitori e docenti hanno presentato al TAR contro i tagli agli organici previsti per il prossimo anno scolastico…
Nel corso dell’udienza sono stati discussi gli appelli della ministra Gelmini contro la sentenza del TAR del Lazio dell’estate scorsa che aveva dichiarato illegittimi i tagli agli organici della scuola; è stato riconosciuto il pieno diritto delle componenti della scuola e dei loro comitati a impugnare organici ritenuti illegittimi, è stata ribadita l’illegittimità di Decreti Interministeriali che non hanno rispettato gli iter procedurali previsti dalla normativa vigente, ed è stato ribadito il ruolo delle Regioni, che per ammissione stessa dell’Avvocatura dello Stato non erano state richieste dell’espressione del parere (consultivo, ma obbligatorio)!
Tutto questo conferma la validità di un’iniziativa legale sostenuta dal consenso di un così gran numero di cittadini, primi fra tutti i numerosi ricorrenti di tutta Italia e le associazioni e i coordinamenti che li hanno affiancati.
Il ricorso è stato patrocinato dagli avv.ti Mauceri, Virgilio, Buccellato, oltre ai legali degli enti locali che si sono costituiti in giudizio; le associazioni sostenitrici sono state l’Ass. Per la Scuola della Repubblica, il Comitato bolognese Scuola e Costituzione, il Crides di Roma; hanno aderito ad adjuvandum le Province di Bologna, Cosenza, Perugia, Pistoia, Vibo Valentia, e i Comuni di Fiesole, Imola e del Circondario dell’Empolese-Valdelsa, resisi consapevoli del peso dell’iniziativa. Ma le Regioni? Nonostante i nostri ripetuti appelli non hanno aderito al ricorso! Eppure sarebbero state le prime a dover rivendicare un ruolo loro sottratto… Ci abbiamo pensato tutti noi! Ma ora, che si trovano la strada spianata, faranno finalmente sentire la loro voce, nell’interesse di tutti i cittadini dei territori, della qualità dell’istruzione, dei posti di lavoro nelle scuole?
Per la Scuola della Repubblica