Come ogni anno in vista del periodo delle vacanze estive si verificano i picchi massimi del fenomeno dell'abbandono di animali domestici. I dati enunciati dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini stimano in circa 600.000 i cani randagi sul territorio italiano, e 300.000 (su una popolazione di circa 7 milioni di cani e altrettanti gatti). Se a questi aggiungiamo i dati diffusi dalla Lav, sono circa 150 mila i cani che ogni anno vengono abbandonati e di questi circa 40 mila nel periodo estivo.
Ben vengano le campagne contro l'abbandono degli animali e del randagismo accompagnate da misure e provvedimenti come la microchippatura, e sanzioni penali e amministrative. Ma queste dovrebbero essere accompagnate da misure positive per promuovere vacanze con gli amici a 4 zampe. Esistono siti Internet e associazioni che elencano località turistiche più facilmente frequentabili, come pure siti istituzionali del ministero della Salute che dedicano interi settori a come comportarsi per viaggiare e per andare in vacanza con il proprio animale domestico.
Eppure il tutto sembra ancora essere lasciato alla libera iniziativa delle compagnie e dei servizi di viaggio e di ricezione turistica, mentre, per contro, numerosi Comuni dotati di spiagge, hanno deliberato negli ultimi anni di vietarne l'accesso agli animali domestici con la previsione di pesanti sanzioni per i proprietari inosservanti di tali divieti. Per queste ragioni, con il collega Marco Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione ai ministri del Turismo e dei Trasporti, per sapere:
- se i ministri intendano fornire un quadro completo di tutti gli accordi e i regolamenti presi con le compagnie di trasporto pubblico aereo, marittimo e ferroviario come già in parte accennato sul sito del Ministero della Salute (vedi questa pagina);
- quali azioni intendano realizzare per far si' che in tutti i mezzi di trasporto pubblico possano sempre avere accesso gli animali domestici senza le restrizioni operate da alcune compagnie che in alcuni casi si traducono nell'impossibilità di viaggiare con cani e gatti;
- se il Ministro del Turismo non intenda adottare opportuni provvedimenti perché, fatte salve le esigenze di tutela dell'igiene dei luoghi (obbligo per i proprietari di usare appositi sacchetti per lo smaltimento delle deiezioni degli animali), sia garantito l'accesso degli animali da compagnia sempre nelle spiagge libere, e non intenda incentivare in qualsiasi modo l'accesso degli stessi presso gli stabilimenti balneari concessionari.
Sen. Donatella Poretti
Parlamentare Radicali -Partito Democratico
Qui il testo dell'interrogazione