Il 30 giugno Yoani Sánchez si è occupata del cinquantenario di una frase terribile pronunciata da Fidel Castro, quando il dilemma nazionale venne riassunto in un motto come “all’interno della rivoluzione tutto, contro la rivoluzione niente”.
La blogger ha scritto: «Solo il fatto che cinquant’anni dopo si celebri una frase così inopportuna, mette in evidenza i pochi progressi fatti nel cammino della tolleranza». Virgilio Piñera – poeta, drammaturgo, inventore del teatro dell’assurdo cubano, autore de La isla en peso, ma anche del romanzo La carne di René (edito persino in Italia) – reagì subito alla frase che avrebbe paralizzato l’isola per cinquant’anni. Yoani Sánchez ritiene che il vero motto da ricordare sia quello pronunciato dal poeta davanti agli intellettuali cubani, riuniti nella sala dell’UNEAC (Unione degli scrittori e artisti cubani), dopo aver ascoltato Fidel: “Dico solo che ho paura, molta paura”.
«In realtà dovremmo commemorare solo quelle parole» aggiunge Yoani «perché uno scrittore ebbe il coraggio di dire a Fidel Castro che tutta l’isola aveva una tremenda paura. Virgilio fu un precursore, previde gli estremismi, il quinquennio grigio, le purghe, le esclusioni, mostrandoci il suo panico. Virgilio, nella sua lucida follia, osò dire al re che era nudo, o meglio che non era un gran merito quello di governare sulla paura. Virgilio confessando di aver paura mise in ridicolo l’oratore delle Parole agli intellettuali».
Nel giorno del ricordo di Piñera e di una paura mai finita, Yoani commenta anche la malattia di Chávez, che tiene con il fiato sospeso il Venezuela.
«Oggi 30 giugno, sotto il segno del Cancro, dopo averlo tenuto nascosto per molto tempo, Hugo Chávez confessa di essere stato operato di un tumore maligno. Almeno si è conosciuta ufficialmente la malattia di Chávez. Nel caso di Fidel Castro nessuno ci informò. Adesso attendiamo le scuse di tutti coloro che sapevano la verità, ma la negavano e tenevano nascosto il vero stato di salute di Hugo Chávez. La nota ufficiale che parlava di ascesso pelvico era pura disinformazione».
Gordiano Lupi