Una ventina di cittadini hanno sfilato questo martedì nel Prado avanero per celebrare il Giorno dell’Orgoglio Gay, circondati da un grande spiegamento di forze di polizia. Si tratta della prima attività di questo tipo tollerata dal regime. La marcia era stata convocata dall’Osservatorio Cubano per i Diritti LGTB (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), organizzazione che aveva invitato “tutti i cittadini cubani” a festeggiare la data.
«A partire da questo momento celebreremo sempre il 28 giugno a Cuba. Siamo soddisfatti», ha affermato Ignacio Estrada, dell’Osservatorio LGTB.
Omosessuali ed eterosessuali, tra loro attivisti, blogger e turisti, hanno passeggiato per la strada centrale avanera impugnando bandiere gay, senza che le autorità intervenissero per impedirlo.
«C’erano molte camionette e tanto personale militare, ma non sono intervenuti», ha detto dall’Avana il blogger Orlando Luis Pardo (Lunes de post-revolución).
«Nel corso della sfilata i partecipanti hanno parlato di personalità come Reinaldo Arenas e Virgilio Piñera», ha detto Estrada.
«Si tratta di un segnale positivo», ha riferito Pardo Lazo, aggiungendo che «gli attivisti hanno marciato convinti e con un tono molto rivendicativo».
Alla fine della sfilata, i partecipanti si sono abbracciati, come previsto dalla convocazione. Il Governo ha programmato diverse attività ufficiali alla stessa ora della sfilata, con finalità di boicottaggio.
Gordiano Lupi