Con giugno si chiude il mese dell’orgoglio lgbt(e), un mese molto importante.
A 42 anni dalla rivolta di Stonewall del 27 giugno 1969, lo stato di New York ha approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, diventando il sesto stato Usa a legalizzare le unioni gay.
Intanto il presidente Obama, che in un incontro pubblico aveva dichiarato «le coppie gay meritano gli stessi diritti civili di tutte le altre coppie», la settimana prossima riceverà per la prima volta alla Casa Bianca il Gay Pride di Washington e la Commissione Diritti Umani dell'Onu ha votato una risoluzione che afferma l'eguaglianza dei diritti a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere.
Ma qualcosa si muove anche in Italia. Dopo il grande successo dell’Europride di Milano, sabato scorso si sono svolti il Pride di Napoli, al quale ha partecipato il sindaco De Magistris, e quello di Milano, che per la prima volta ha avuto il patrocinio del comune. A Milano il giorno dopo si è anche celebrato il primo matrimonio gay in una chiesa valdese.
Dopo la lettera aperta inviata al sindaco di Bologna dal responsabile delle questioni europee di Certi Diritti che a settembre sposerà il suo compagno in Spagna, Certi Diritti Milano ne scrive una all’assessore Majorino: per l’anagrafe dei diritti si prenda come modello Torino e non Padova.
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Buona lettura
Sergio Rovasio
Segretario di Certi Diritti