Per ricordare Giovanni Giudici, uno dei maggiori autori lirici italiani del secondo Novecento, scomparso la notte tra lunedì e martedì 24 maggio all'ospedale di La Spezia, pubblichiamo un suo componimento. Domenica 26 giugno avrebbe compiuto 87 anni.
La vita in versi
Metti in versi la vita, trascrivi
fedelmente, senza tacere
particolare alcuno, l’evidenza dei vivi.
Ma non dimenticare che vedere non è
sapere, né potere, bensì ridicolo
un altro voler essere che te.
Nel sotto e nel soprammondo s’allacciano
complicità di visceri, saettando occhiate
d’accordi. E gli astanti s’affacciano
al limbo delle intermedie balaustre:
applaudono, compiangono entrambi i sensi
del sublime – l’infame, l’illustre.
Inoltre metti in versi che morire
è possibile più che nascere
e in ogni caso l’essere è più del dire.
Giovanni Giudici
(da La vita in versi, Mondadori, 1965)