Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Rosa Pierno. “Il matrimonio del Cielo con la Terra” di Flavio Ermini
19 Giugno 2011
 

Flavio Ermini

Il Matrimonio del Cielo con la Terra

materiali per un atlante

Edizioni d'arte Félix Fénéon, 2010, € 30,00

 

Per indicare un essere che esiste a prescindere dai nostri sforzi di rappresentarlo nella sua totalità, ancorché affrontarne l’individuazione dell’essenza, c’è bisogno di una mappa immaginaria per seguirne gli spostamenti, per segnare gli avvistamenti, per testimoniare di avvenuti incontri. Potrebbe essere un libro dell’ottocento, quest’ultimo di Flavio Ermini Il matrimonio del cielo con la terra Edizioni d'arte Félix Fénéon, come, appunto, erano quelli: pieni di figure, formati da vari tipi di carta, opaca e lucida, e colorati con colori pallidi, antichi, quello di cui voltiamo le cartelle, i fogli sciolti, cercando un verso e un ordine che invece non sono stati volontariamente previsti. E seguendo le mappe disegnate e le isole testuali che vanno alla deriva sul foglio ci accorgiamo che le trasformazioni, le ibridazioni di cui leggiamo sono proprio le modalità in cui l’essere appare. E in cui i simboli sono mere trappole, fasulle indicazioni, infingimenti di carta velina dietro cui paludare la fisica presenza di un’essenza che però non si dà allo sguardo. Non può essere che letterario mondo quello che viene messo in scena attraverso queste carte geografiche. Consapevole peraltro che “la coscienza non cela più il Minotauro, né, verso il cielo, l’uscita”. E verrebbe voglia, mentre si legge, di confondere le carte, ancora e di più, di mettere fisicamente in atto le relazioni che appartengono a una conoscenza vissuta come rete e non certo come traguardo. E, forse, perfino qui si tratta di una conoscenza che non può che darsi per frammenti e ove essi venissero accostati mostrerebbero lacune più che zolle a formare continenti. Non nasconde Ermini le modalità del suo percorso: “vuole dare conto di questo passaggio dalla linearità al barbuglio, dal terso all’intorpidito, dalla serenità al turbamento”. Mescolare le carte non vuol comunque dire far ricorso all’irrazionalità per tentare di acciuffare per i capelli quello che sfugge. Una fondazione razionale soltanto consente di scoprire ciò che è il movente della ricerca. Sì, si tratta di esemplare ricerca: di quella che se non trova l’oggetto, alfine ha trovato la forma. La rappresentazione, modalità di espressione che indica l’oggetto della ricerca. La forma è in questo senso, mediazione tra l’oggetto e quanto il soggetto reca con sé di proprio. Soltanto il poeta scrivendo scopre le terre. Forma ibrida sarà appunto quella creata: così dispiegata come un morbido lenzuolo tra poesia e prosa saggistica, tra riflessione e immaginazione. Scopriamo che come vere e proprie terre di mezzo, tutti i concetti espressi da Ermini si trovano slabbrati tra l’assunto e la sua contraddizione, vera e propria medietà in cui i termini non sono stati riassunti , né mescidati, ma toccati, tenuti presenti entrambi, nessuno falcidiato. Sarebbe così forse la terra promessa contenente tutto e tutto insieme.

I poeti sono, dunque, “sempre al limite tra l’esserci e il non esserci”, stanno tra terra e antiterra: “Non si incontra mai il mondo se non dietro il paesaggio, nella sua parte in ombra”. Ove l’attenzione viene posta alla forme cangianti, metamorfiche, che risiedono sul limite, al rovesciamento, all’eccentricità, al rifiutato e rigettato, all’indifferenziato, alla scissione e all’irregolarità, ecco, diremmo essere questi i nomi delle nuove terre. “Scaturisce dalle nostre mani la terra, dove prese molto tenaci vincolano il corpo dell’uomo al corpo oscuro dell’esistenza”. In questo pellegrinaggio attraverso le forme rappresentative con cui costruiamo la nostra cultura è la casa, ma nulla che si possa dare una volta per tutte: “Quel punto d’incontro tra l’inizio e il limite primo, in cui prende forma la nozione di principio, resta un’obiezione contro la vita di cui è l’annuncio”. Un vento gelido percorre queste carte e le nostre schiene di lettori ed è la consapevolezza che tra fisico e mentale non ci sia passaggio: interrotto ogni ponte, ma non lo sguardo che vede la distanza incolmabile. Straordinario esito. Straordinario percorso, di asciuttissima sintesi e lucidissima coscienza.

 

www.anteremedizioni.it

Rosa Pierno

(in Trasversale, 13/02/2011)

 

 

Rosa Pierno è nata a Napoli nel 1959 e ivi laureata in Architettura, vive a Roma. Dal 1993 collabora come redattrice alla rivista di ricerca letteraria Anterem diretta da Flavio Ermini. Ha pubblicato i libri: Corpi 1991; Buio e Blu; Didascalie su Baruchello 1994; Interni d'autore 1995; Musicale 1999; Arte da camera 2004; Trasversale 2006; Coppie improbabili 2007. Svolge intensa attività critica. È presente in numerose riviste, antologie e cataloghi d'arte. In Tellus 29 (Labos, 2008) è presente con “La Violoncellista”.


Articoli correlati

  Flavio Ermini, Il moto apparente del sole. Storia dell’infelicità.
  Eventi/ Roma: Ritratti di Poesia
  Spot/ Flavio Ermini: L'esperienza poetica del pensiero
  Patrizia Garofalo. La parola numerosa di Flavio Ermini
  Maria Lanciotti su Storia dell'infelicità di Flavio Ermini.
  Biennale Anterem di Poesia. Motivazioni e finalità.
  Lorenzo Montano: Viaggio attraverso la gioventù. Postfazione di Flavio Ermini. Moretti & Vitali editori
  Galleria Peccolo. “Action Poetry”: Conversazione con Flavio Ermini
  Giuseppina Rando. “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  In libreria/ Flavio Ermini, Il compito terreno dei mortali
  Sulla danza
  Flavio Ermini. La persistenza dell’aurora
  La tâche terrestre des mortels. Poésies 2002-2009
  Riviste/ Anterem 81. Poetiche del pensiero
  Patrizia Garofalo. “Della fine” di Flavio Ermini
  La verità dell’ombra, l’ombra del dire
  In libreria/ Flavio Ermini. Una poesia aperta all’accoglienza e alla speranza
  In libreria/ “Edeniche” di Flavio Ermini (POESIE 2010-2019)
  Vetrina/ Flavio Ermini. Il totem che cade e cade
  Ivana Cenci: Sulla necessità della parola poetica.
  Giuseppina Rando. Dove persiste oscurità
  L’Albero della filosofia. Rainer Maria Rilke
  In libreria/ Patrizia Garofalo. L’abbaglio ideale delle rose
  Milano: Le riviste letterarie. Un incontro
  Giuseppina Rando. Impensato
  Flavio Ermini. Riflessioni su una poesia di Patrizia Garofalo
  Eventi/ G37 il Summit mondiale della Poesia per affermare il potere della conoscenza
  Franc Ducros: Prefazione a Flavio Ermini, Plis de pensée.
  Patrizia Garofalo. Su “Karlsár” di Flavio Ermini
  Riviste/ Anterem 82. La responsabilità della parola poetica
  L'esperienza poetica del pensiero. Il numero 80 di “Anterem”
  Flavio Ermini. L’altare dei sacrifici e il giardino destinato alla vita
  Flavio Ermini. L’esperienza poetica del pensiero
  In libreria/ Aurelia Delfino. Danze
  Flavio Ermini. Esistenza e libertà
  Premi e concorsi/ Forum Anterem del 6 Aprile 2024 e XXXVIII edizione del “Lorenzo Montano”
  “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Patrizia Garofalo. Breve nota alla parte sesta de “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Patrizia Garofalo. “Essere il nemico” di Flavio Ermini
  Flavio Ermini. L’ascolto del testo
  “Bioccoli” di Giuseppina Rando in Limina di Anterem Edizioni
  “La parola poetica, vicina alla verità”. Incontro con Flavio Ermini
  Patrizia Garofalo: Flavio Ermini. Rilke e la natura dell’oscurità
  Flavio Ermini, Plis de pensée. Recensione di Alessandro De Francesco
  Flavio Ermini. Il giardino conteso
  Della spiritualità della terra e del seme della parola. Duccio Demetrio e Flavio Ermini
  Flavio Ermini. La poesia non è un genere letterario
  Vetrina/ Patrizia Garofalo. Per “Karlsár” di Flavio Ermini
  Giulio Marzaioli: Sul libro “Plis de pensée” di Flavio Ermini recensito da Alessandro De Francesco
  Spot/ Cierre Grafica con Anterem Edizioni e Poesia2.0: Opera prima
  Roberto Bertoni: "Fili". Recensione di Rosa Pierno
  In libreria/ Maria Pina Ciancio. “Porto franco” di Giuseppe Martella
  Tiziano Salari: Silvano Martini sul blog Trasversale
  Rosa Pierno: Coppia Cromatica
  Rosa Pierno: Interni d'autore. "Cy Twombly"
  Rosa Pierno: “Distici Morali” di Daniele Pieroni, disegni Carla Accardi
  Rosa Pierno. “Breve apologia dell'esperienza estetica” di Hans Roert Jauss
  Rosa Pierno: “Il Bene Della Vista” Di Mauro Ferrari, Edizioni Joker.
  George Sand: “La foresta di Fontainebleau”. Recensione di Rosa Pierno
  Rosa Pierno: Lignes-Itineraires. Disegni di Renée Lavaillante
  Rosa Pierno: Coppie Improbabili
 
Opere correlate

 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy