Agustin Cervantes, ex prigioniero del Movimento Cristiano di Liberazione invita a salvare la vita di suo fratello Jorge Cervantes, in sciopero della fame da 16 giorni. A questo link si può ascoltare il suo accorato appello.
Agustin Cervantes ha parlato telefonicamente con la madre ed è venuto a sapere che la donna era stata a far visita a Jorge, ricoverato presso l’ospedale Saturnino Lora di Santiago de Cuba. La signora aveva potuto parlare con il figlio, in stato di prigionia, e lo aveva aiutato a lavarsi, visto il delicato stato di salute.
Jorge Cervantes si proclama innocente, rifiuta le accuse costruite dalla polizia politica cubana e manifesta la volontà di continuare lo sciopero della fame fino a quando non sarà fatta giustizia. In caso contrario Jorge accetta la possibilità di morire da martire per la libertà.
Oswaldo Payá afferma: «La giunta militare cubana non si cura della giustizia e disprezza la vita delle persone. Se dovesse accadere qualcosa a Jorge Cervantes saranno loro gli unici responsabili. Chiediamo la liberazione incondizionata del dissidente e per tutti i prigionieri politici cubani!»
Gordiano Lupi