Un'altra storia fiabesca di Paolo Valente per Telluserra, dove la leggerezza e l'ispirazione hanno qualcosa di cristallino. La sezione del portale in questi ultimi mesi ha ospitato diverse voci narranti fiabe e favole e tutte con molte visite ed apprezzamenti. Voglio pensare che questo sia di buon auspicio per il prossimo annuario Tellus del 2007, il numero 28, dedicato a questa letteratura. (Claudio Di Scalzo)
GIGI AQUILOTTO, IL SOLE E LA LUNA
Non so se ve ne siete accorti anche voi. Ci sono dei giorni in cui se guardate il cielo in pieno giorno vedete anche la luna.
Ma allora non è vero che il sole e la luna non si incontrano mai!
La storia è un po’ complicata, soprattutto a vederla dalla terra. Perché spesso sulla terra le cose sembrano fatte in un modo e invece sono fatte in un altro. Ve lo dico io che posso vedere tutto dall’alto.
Sapete, per esempio, che viste dall’alto tutte le cose diventano più piccole? Per esempio se uno ha un problema sulla terra, e gli sembra un problema grandissimo che lo impensierisce di giorno di notte, basta che va su una nuvola: visto da lì il suo problema diventa piccolo piccolo.
Voi mi direte: Gigi Aquilotto, ma come si fa ad andare su una nuvola? E io vi rispondo: si può, si può. Ma non vi dico come!
Però vi faccio un altro esempio. Se uno sulla terra si crede un grande uomo, con grandi idee e grandi poteri, basta guardarlo dall’alto, stando a cavalcioni di un soffio di vento, per vederlo piccolo piccolo, con idee minuscole e poteri da niente.
Voi mi direte: Gigi Aquilotto, ma come si fa a stare a cavalcioni di un soffio di vento? E io vi rispondo: si può, si può. Ma non vi dico come!
Ma torniamo alla nostra luna e al nostro sole. Si incontrano o non si incontrano. Sembrerebbe di no. Infatti lo sapete tutti che il sole c’è di giorno e la luna c’è di notte. Sembra quasi che la luna aspetti che il sole si addormenti dietro i monti per poi saltare fuori. E sembra che il sole non si faccia mai vedere prima che la luna non sia sparita del tutto.
Vero, verissimo. Così sembrava anche a me. Ma un bel giorno ho voluto vederci chiaro e così ho spiccato il volo per un viaggio un po’ più lungo del solito. Sono arrivato fino nello spazio: è lì che si muovono il sole e la luna.
Per prima cosa devo dirvi che nello spazio il giorno e la notte sono tutti mescolati. Non si può mai dire: “adesso è giorno” o “adesso è notte”. Infatti di notte è anche giorno e di giorno è anche notte. È per questo che, se vai nello spazio, puoi vedere allo stesso tempo sia la luna che il sole.
Voi mi direte: Gigi Aquilotto, ma come si fa ad andare nello spazio? E io vi rispondo: si può, si può. Ma non vi dico come!
Quella volta che ci sono andato io nello spazio, ho incontrato un gruppetto di meteoriti. Sono come dei grossi sassi che passeggiano nel vuoto spettegolando su tutto e su tutti. Ebbene, non ci crederete, ma nello spazio lo sanno anche i sassi che la luna è innamorata del sole e che il sole è innamorato della luna.
E allora ecco spiegato il loro strano comportamento. È così che fanno tutti gli innamorati: lui corre dietro a lei, lei corre dietro a lui. Però lei si fa rincorrere da lui e lui si fa rincorrere da lei...
Insomma, per farla breve, il sole e la luna si corrono dietro a vicenda e per questo non si raggiungono mai. Però a volte la luna, che ha meno energia, si ferma a prendere fiato. Così la sorprende il giorno che lei è ancora alta nel cielo. Ma appena se ne rende conto e vede il sole avvicinarsi, lei gli schiaccia l’occhiolino e corre via, a rischiarare la notte.
Voi mi direte: Gigi Aquilotto, ma come fanno due innamorati a continuare a corrersi dietro senza mai raggiungersi? E io vi rispondo: si può, si può. Ma non vi dico come!
Paolo Valente
(inedito)