Il luogo, come una magia, ti proietta indietro nel tempo. Una sequela di cortili in un imponente caseggiato come quelli che popolavano la Milano d'antan, fra Ottocento e primo Novecento. L'eco di quest'architettura è estremamente suggestiva: richiama voci di gente perduta nell'impetuoso fiume degli eventi; richiama schiamazzi di bimbi, giochi semplici, speranze; l'operosità del lavoro; la solidarietà degli umili. A quattro passi dai Navigli che hanno fatto la storia di Milano.
Oggi, fuori, è una città molto diversa. Forse. Forse la nevrosi, l'acidità e le convulsioni della contemporaneità qui si acquieteranno. O si troverà una sintesi. Al fruscio delle antiche acque e campanili.
Milano. Questa città acida e surrealmente pragmatica. Sconcertante. Felicemente sconcertante.
Sconcerti (ottava rassegna "Poesiarte Milano") è il titolo della manifestazione di poesia e arti visive organizzata a Quintocortile, viale Bligny 42, lunedì 13 e martedì 14 giugno (ore 17-21), curatori Mavi Ferrando, Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile) con la collaborazione di Adam Vaccaro, Claudia Azzola, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Giuliano Zosi (Associazione Milanocosa).
La parola a Adam Vaccaro, poeta e organizzatore culturale: «Questo ottavo appuntamento di "Poesiarte Milano" sollecita i partecipanti a interagire con i mutamenti che irrompono, spesso senza alcun preavviso, nella vita personale e collettiva e producono in noi sconcerti, non solo negativi. Meraviglia, spiazzamento, stupore, indignazione o difficoltà a reagire con adeguati schemi mentali e parole, ci confermano che l’altro e la realtà del contesto sono le fonti principali della creatività – con altrettante sfide ai nostri linguaggi a trovare forme capaci di interscambio tra mare interno e oceano esterno, tra onde incessanti che a volte sembra vogliano solo travolgerci, altre volte ci spingono a sperare. Insomma, anche sconcerti implica che le polarità ineliminabili del tragico della storia umana e della vita tutta non annullano, anzi esaltano la ricerca di gioia, senza la quale il nostro stare qui e il nostro fare (anche arte e poesia) rischiano di smarrire lampo e senso antropologico. Sfida vitale, dunque, che rimane anche in questa fase in cui tendono a prevalere dati negativi e chiusure, tutta aperta».
Quindi... «sotto le finestre della casbah di viale Bligny 42 oltre sessanta fra artisti, poeti e musicisti si interrogano e ci suggeriscono la loro visione/previsione di questo nostro presente e prossimo futuro».
Alberto Figliolia
Info: Associazione Quintocortile (Mavi Ferrando, Donatella Airoldi), tel. 338 8007617, quintocortile@tiscali.it; Associazione culturale Milanocosa (Adam Vaccaro), tel. 347 7104584, info@milanocosa.it