Il vicepresidente cinese Xi Jinping e il capo di Stato cubano Raúl Castro dopo l'incontro di domenica hanno firmato tredici accordi, di cui tre di argomento petrolifero.
La Unión de Petróleo de Cuba (CUPET) e l'impresa China National Petroleum Corporation (CNPC) hanno stipulato «un accordo di vasta portata per ampliare la cooperazione nel settore petrolifero».
Gli accordi riguardano un progetto di espansione della raffineria di Cienfuegos e un progetto sulla produzione di gas liquido, sempre a Cienfuegos. La televisione cubana ha parlato di «stretti vincoli commerciali Cuba–Cina» e della volontà di «rendere i rapporti economici tra i due paesi sempre più saldi».
Xi, considerato il probabile successore dell'attuale presidente Hu Jintao, si è recato in Piazza della Rivoluzione e ha depositato un mazzo di fiori di fronte al monumento commemorativo a José Martí. Il vicepresidente cinese ha detto che lo scopo della sua visita è quello di «incrementare l'amicizia, approfondire la cooperazione tra i due popoli e rendere più saldi i vincoli ideologici e commerciali».
La Cina è il secondo partner commerciale di Cuba, dopo il Venezuela. Lo scambio commerciale tra l'isola caraibica e la Cina è stato di 1.800 milioni di dollari nel 2010, secondo i dati del settimanale cubano Opciones.
La visita di Xi a Cuba segue un programma di relazioni commerciali cominciato dall'Italia, che proseguirà con Uruguay e Cile.
La vignetta di Omar Santana – apparsa su El Nuevo Herald di oggi, martedì 7 giugno – stigmatizza la situazione da un punto di vista satirico. Un diplomatico cinese dice: «Viva l'eterna amicizia...», mentre Xi completa la frase: «... e che si continui con la stupidaggine dell'economia socialista...». Raul Castro sorride soddisfatto.
Gordiano Lupi