La più prestigiosa, nonché la progenitrice di tutte le biennali d’arte internazionali, dopo 116 anni di vita si è aperta al pubblico: è la 54ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia diretta da Bice Curiger. La mostra, intitolata ILLUMInazioni, è allestita al Padiglione Centrale ai Giardini e all’Arsenale formando un unico percorso espositivo con 83 artisti da tutto il mondo, 89 partecipazioni nazionali, numero record (erano 77 nel 2009) e 37 eventi collaterali che ne arricchiscono il panorama.
In un’epoca nella quale l’arte ha da tempo cessato l’enfasi sulla provocazione dell’anti-arte, le scelte dei curatori si sono orientate sulle vie del colloquio tra l’opera dell’artista e lo sguardo e lo spirito dello spettatore.
«Vogliamo capire e sentire» proclama Paolo Baratta, Presidente della Biennale «quel di più che l’arte con generosità ci dona e ci sussurra, desideriamo illuminazione come visitatori, come amanti dell’arte, come individui e come membri della comunità umana».
La Biennale viene animata oggi da artisti che hanno un’identità poliedrica e sono diventati migranti consapevoli della cultura. Il titolo richiama un’ampia gamma di associazioni: dai brevi componimenti antistituzionali Illuminazioni del poeta-veggente Arthur Rimbaud alle Illuminazioni Profane sull’esperienza surrealista di Walter Benjamin, fino all’arte dei manoscritti medioevali miniati e alla filosofia illuminazionista nella Persia del dodicesimo secolo.
ILLUMInazioni si concentra sulla “luce” generata dall’incontro con l’arte, sull’esperienza illuminante, sulle epifanie derivanti dalla comunicazione reciproca e dalla comprensione intellettuale, finendo per sottolineare l’importanza delle opere d’arte come veicoli visivi d’energia.
Desidero segnalare la mostra SOTTOPELLE nella quale sono stata coinvolta per la mostra che ho realizzato nel 1986 con il fotografo Carlo Fabre “Il Cristo del Mantegna e oltre”, e per la quale rimando agli articoli pubblicati su Tellusfolio.
In occasione della visita alla mostra “SOTTOPELLE” di Renato Meneghetti il Sovrintendente ai Beni Culturali e Artistici del Veneto Vittorio Sgarbi e curatore del padiglione Italia, così ha dichiarato: «Ho voluto le radiografie di Meneghetti alla mia Biennale perché il vedere dentro, il vedere oltre della pittura-pittura di Meneghetti sono, come ha dichiarato lo storico dell’arte Gillo Dorfles: “…l’unico fatto nuovo dell’arte italiana degli ultimi vent’anni…”».
Alessandra Borsetti Venier
54ª BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA
Tesa 99 ARSENALE NOVISSIMO, VENEZIA Ingresso dal Centro Thetis
SOTTOPELLE
Il Cristo morto del Mantegna - vedere dentro, vedere oltre
di RENATO MENEGHETTI
Progetto artistico segnalato da Andrea Zanzotto
liberamente ispirato a
“Il Cristo del Mantegna e oltre” di BORSETTI & FABRE
RENATO MENEGHETTI indagine X-RAYS sull’opera del MANTEGNA
e sulle opere pittoriche di
FRANCESCO FEDERIGHI pittore
RENATO FROSALI pittore
ROBERTO GASPERINI pittore
STEFANO STACCHINI poeta visivo
regia di ALBERTO BARTALINI
4 giugno – 27 novembre 2011, dal lunedì al venerdì, 10:00 – 18:00