Innanzitutto voglio ringraziare di tutto cuore le oltre diecimila cittadine e cittadini milanesi che hanno scelto la Lista Bonino-Pannella per il Consiglio Comunale a Milano, più di quanti avevano votato Rosa nel Pugno alle scorse comunali. Ma la sfida non è conclusa, anzi la vera partita si gioca in questi ultimi giorni: se Giuliano Pisapia sarà il più votato al ballottaggio di domenica 28 e lunedì 29 come nuovo Sindaco di Milano, Marco Cappato (a proposito: auguri per i suoi 40anni!) sarà eletto Consigliere comunale. Se invece fosse riconfermata Letizia Moratti, allora sarebbe Roberto Lassini (quello dei manifesti “Fuori le BR dalle Procure”, al quale Moratti aveva risposto dicendo, evidentemente per finta, “O io o lui”) ad entrare tra gli altri a Palazzo Marino. La legge elettorale infatti assegna al candidato Sindaco vincente un “premio di maggioranza” di alcuni Consiglieri eletti. E proprio da questo dipende la possibilità di noi Radicali di entrare in Consiglio comunale.
Intendiamoci: non mi interessa demonizzare Lassini, anche visto come poi i suoi manifesti sono stati ampiamente superati, durante la campagna elettorale, dalle menzogne scagliate da parte del Sindaco uscente, in puro stile giustizialista, contro il garantista Pisapia e le sue frequentazioni giovanili. O come continuano in queste ore a fare Moratti stessa, Berlusconi, Bossi e altri con promesse in puro stile Achille Lauro sulla cancellazione di multe e tasse e sullo spostamento di Ministeri (durato ben due giorni), o sul tentativo di terrorizzare i cittadini su questioni (rom, moschee, diritti delle persone omosessuali e degli immigrati regolari) che sono loro stessi a non saper governare.
Andare a votare Giuliano Pisapia Sindaco oggi vuol dire due cose: primo, rendere possibile l'alternativa a un sistema di potere che - dalle firme false di Formigoni ai manifesti abusivi di Moratti-Berlusconi, passando per l'inerzia di Tremonti - sgoverna Milano (e l'Italia) da troppo tempo; secondo, far entrare in Consiglio comunale e in giunta dei Radicali in grado di proseguire le lotte già avviate, cominciando dai referendum di giugno per la trasformazione ecologica della città, e di avviarne di nuove. Come in occasione del nostro ingresso in Parlamento, nel '76, entrerebbero delle persone capaci di cambiare il Palazzo (Marino) invece che esserne cambiati.
Anche per questo è necessario resistere allo scatenarsi illegale della propaganda con la quale in particolare Berlusconi sta invadendo tutte le televisioni, alimentando un clima di tensione crescente, e invece mobilitarsi un'altra volta per convincere amici, parenti, conoscenti e colleghi a dare il proprio voto a Giuliano Pisapia come nuovo Sindaco di Milano!
Emma Bonino