Si sa che con la bella stagione le trasferte turistiche e non solo portano tanti cittadini italiani a organizzare delle trasferte anche all'estero e in Europa. Tra questi, chi ha problemi di disabilità per cui necessita e ha diritto alle facilitazioni previste dal codice della strada circa le agevolazioni sui parcheggi e sulla circolazione stradale, si trova tuttora in difficoltà fuori dall'Italia per via del fatto che il nostro paese ancora non ha deciso di emettere, come stabilito dall'UE, un Contrassegno Europeo Disabili per i mezzi da loro utilizzati. Questo non perché l'Italia non abbia, seppur con 12 anni di ritardo rispetto ad altri paesi, provveduto ad emanare una legge che lo consente, ma semplicemente perché in questa legge (la n. 120 del 2010) non sono specificate delle coordinate temporali circa la prevista emanazione da parte del Ministero competente di un relativo Regolamento di Attuazione, che pertanto, dopo quasi un anno, deve ancora essere emanato. Ad oggi, nonostante sia stato approvato anche un ordine del giorno presentato in entrambi i rami del parlamento dalla delegazione radicale col quale il governo assumeva il preciso impegno di emanare al più presto questo regolamento, di Contrassegno Europeo per i disabili italiani non v'è ancora traccia, e si prospetta per loro l'ennesima estate di diritti non riconosciuti, non certo a causa dell'Europa, ma a causa dell'Italia.
Per queste ragioni, con il collega Marco Perduca, abbiamo rivolto un'interrogazione al ministro dei Trasporti, per sapere:
- se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all'emanazione di tale regolamento di attuazione, e quali siano i tempi e le modalità previste per l'emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione