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Partecipa alla Prima giornata nazionale dei contributi silenti
19 Maggio 2011
 

Venerdì 20 maggio, si terrà la Prima giornata nazionale dei contributi silenti, promossa da Radicali italiani e dall’Ancot (Associazione nazionale consulenti tributari).

I contributi silenti sono quei contributi previdenziali che non abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico (in pratica: quei contributi che non bastano a dare diritto a una pensione, per cui chi li ha versati li perde). L’iniziativa ha l’obiettivo di chiedere la calendarizzazione e la discussione entro la fine dell’anno della proposta di legge Radicale (primo firmatario Maurizio Turco) che vuole introdurre il diritto alla restituzione dei contributi silenti a chi li ha versati: in genere precari, parasubordinati, liberi professionisti non iscritti a un Ordine professionale, e tante tante donne che hanno dovuto lasciare il lavoro dopo pochi anni tempo per dedicarsi agli anziani e ai figli.

È importante partecipare numerosi domani alle manifestazioni, già previste nel momento in cui vi scriviamo in cinquanta città, o utilizzare le prossime ore per organizzarne di nuove nelle città che sono ancora scoperte. Trovi tutto il materiale (la proposta di legge, l’appello, il volantino, le interrogazioni parlamentari, i comunicati stampa, la mappa delle sedi Inps e luoghi e orari delle manifestazioni) alla pagina www.radicali.it/contributi-silenti. L’appello può essere sottoscritto anche on-line, per cui puoi segnalarlo a tutti i tuoi contatti di posta elettronica e dei social-network. La campagna, infatti, proseguirà nelle prossime settimane, e dovremo impegnarci tutti per farla crescere giorno dopo giorno.

 

Mario Staderini e Michele De Lucia
segretario e tesoriere di Radicali italiani

 

> a Milano

dalle 11 alle 13 ci sarà un presidio davanti alla sede INPS
di via Melchiorre Gioia 22

Raccolta firme sul testo dell'appello che chiede la calendarizzazione urgente della proposta di legge radicale sui contributi silenti

 

> a Cremona

la manifestazione si terrà davanti alla sede INPS
di piazza Cadorna 17, dalle 9:30 alle 12:30.

Alle 11, il Segretario dell'Associazione radicale Sergio Ravelli e il Presidente provinciale ANCOT Adriano Della Noce illustreranno i motivi dell'iniziativa nel corso di una conferenza stampa.
La mobilitazione proseguirà, con le stesse modalità, anche nella giornata di sabato 21 maggio.

 

> a Torino

Via XX settembre 34, dalle 11:30 alle 13:00

Alle 12 conferenza stampa di Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani, neo-consigliere comunale di Torino), Igor Boni (coordinatore provinciale Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani, presidente Associazione Aglietta)

 

> a Cuneo

Via Santorre di Santarosa, 15

dalle 10,30 alle 12:00 (alle 11 conferenza stampa)

 

> a Novara

corso Vittoria, 8

dalle 10:30 alle 11:30

 

> ad Asti

Via Fratelli Rosselli, 22

dalle 10:30 alle 12:00

 

> a Roma

l’appuntamento è davanti alla sede INPS
di via dell’Amba Aradam n. 5, dalle 11:30 alle 13:30

con Staderini e De Lucia, insieme a parlamentari, militanti e dirigenti radicali, e con i responsabili dell’Ancot

 

> Qui

...per luoghi e orari di tutte le manifestazioni


 

 

CLAMOROSO!

Contributi Silenti: quello che noi chiediamo per tutti i cittadini, i parlamentari da 14 anni lo riservano solo a se stessi

 

Il diritto alla restituzione dei contributi silenti previsto dalla proposta di legge radicale e per il quale manifesteremo venerdì davanti alle sedi Inps di tutta Italia è già previsto – come privilegio partitocratico – per i parlamentari.

Alla vigilia della Prima giornata nazionale dei contributi silenti, che noi Radicali abbiamo promosso insieme all’Ancot (Associazione nazionale consulenti tributari), e che si terrà venerdì 20 maggio con manifestazioni davanti alle sedi provinciali Inps di oltre cinquanta città italiane, prendiamo atto che la nostra iniziativa ad oggi continua ad essere totalmente silenziata da tutti i mezzi di informazione.

Quel che chiediamo è che, entro la fine dell’anno, venga calendarizzata e discussa la proposta di legge radicale, presentata da Maurizio Turco, perché venga introdotto il diritto alla restituzione, su domanda, dei contributi silenti, ovvero di quei contributi che non abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico, una situazione che riguarda milioni di persone: precari, parasubordinati, liberi professionisti non iscritti ad ordini, che spesso versano i loro contributi a fondo perduto.

 

Tanto è ragionevole e giusta questa proposta, che i deputati questo diritto se lo sono assicurato e riservato già da 14 anni, con l’articolo 6 del Regolamento per gli assegni vitalizi dei deputati, approvato dall’Ufficio di presidenza il 30 luglio 1997 (in allegato sotto).

Cosa potrebbe accadere se le donne e gli uomini di questo Paese potessero apprendere questa purtroppo straordinaria informazione su un aspetto celato di una realtà sociale, economica e anche di malcostume disinformativo? È il caso di sorridere.

Forse con noi esiste anche la specie dei grilli parlanti anziché solo quella del grillo artisticamente urlante e zoologicamente silente.

 

Marco Pannella e Michele De Lucia

 

 

Ecco come i deputati hanno ottenuto il privilegio:

 

Regolamento per gli assegni vitalizi dei deputati

(approvato dall’Ufficio di presidenza il 30/7/1997)

 

ARTICOLO 6

(Restituzione dei contributi)

 

1. Il deputato che cessi dal mandato prima di avere raggiunto il periodo minimo previsto per il conseguimento dell'assegno vitalizio ha diritto alla restituzione delle quote versate, rivalutate secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Questori.

2. Qualora il deputato che si sia avvalso della facoltà di cui al comma 1 sia rieletto membro del Parlamento nazionale o europeo, ha diritto, alla cessazione del nuovo mandato, all'assegno vitalizio calcolato sulla base dell'intero periodo contributivo relativo alle legislature complessivamente svolte, a condizione che restituisca l'intera somma ricevuta ai sensi del comma 1, rivalutata secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Questori.

 

Fonte: Radicali.it


 
 
 
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