Oggi parliamo di un romanzo uscito da pochi mesi, È tutto a posto, per la collana “Verdenero” di Edizioni Ambiente, in cui vengono pubblicati romanzi gialli o noir che hanno come oggetto di indagine i crimini di ecomafia. In questo caso, la vicenda narrata ruota intorno al mondo della vivisezione animale per sperimentazione. Deborah Gambetta ci aiuta a capire l’orrore che si nasconde dietro questa terribile pratica e ci fa porre un paio di domande importanti: la vivisezione è davvero essenziale? La morte di tutti quegli animali salva davvero delle vite umane?
Ecco la storia: Stefano e Vittorio sono vecchi compagni di università che da vent’anni hanno perso i contatti: veterinario e borghese il primo, animalista militante il secondo. Una sera, senza preavviso, Stefano riceve una telefonata dalla madre dell’amico: Vittorio è morto, e ha lasciato una lettera in cui è racchiusa la propria straziante storia, quella di un uomo che ha scelto una vita totalmente dedicata alla difesa dei diritti degli animali. Questa rivelazione costringerà Stefano a una discesa negli inferi e a fare i conti con se stesso. Tra veterinari corrotti prestati al traffico di cuccioli, l’orrore della vivisezione e attivisti dell’Animal Liberation Front, un romanzo di un amore estremo, quello nei confronti degli animali.
Deborah Gambetta ha esordito nel 1998 con Viaggio di maturità, cui è seguito nel 2003 La colpa. Ha partecipato a due antologie di racconti, Patrie impure e Ragazze che dovresti conoscere. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Il silenzio che viene dalla fine, con Einaudi.
Il libro è ordinabile in tutte le librerie.
LEAL Sezione di Sondrio
(da 'l Gazetin, maggio 2011)
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