Al Centro della Regione Lazio specializzato per la Fibrosi Cistica presso l’Istituto di Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I sono affidati specifici compiti di assistenza, prevenzione e cura anche domiciliare per questa patologia e si conferma come unica struttura con specifiche competenze presente nella Regione Lazio. Attualmente afferiscono al Centro oltre 540 malati affetti da fibrosi cistica e circa 130 malati affetti da altre patologie polmonari croniche come la Discinesia Ciliare Primitiva, per la quale il Centro è stato riconosciuto come Centro di supporto. La struttura del Policlinico è inoltre Centro di Riferimento in ambito nazionale per i pazienti affetti da fibrosi cistica che necessitano di trapianto di polmone o fegato.
Attualmente il personale medico di ruolo in forza presso questo Centro è costituito soltanto da due medici e da un fisioterapista. Il resto del personale (14 tra medici, fisioterapisti, tecnici di laboratorio, microbiologi e un assistente sociale) svolgono le loro mansioni con contratti a tempo determinato in scadenza il prossimo 31 maggio. La Regione Lazio per ora ha concesso soltanto la possibilità di rinnovo mensile dei contratti secondo legge 368/99, mentre non ha dato ancora alcuna indicazione per i collaboratori in regime di co.co.co., salvo aver annunciato la drastica riduzione generale al 50% di questo tipo di contratti. Tutto ciò nonostante annualmente, in virtù della legge nazionale 548/93 “Disposizioni per la prevenzione e cura della fibrosi cistica”, lo Stato centrale versa dei fondi alla Regione per il funzionamento della struttura.
Poiché sembra invece ormai prossimo e concreto il rischio che il centro clinico, di estrema importanza a livello regionale e nazionale, rimanga presto sguarnito della gran parte delle professionalità mediche e sanitarie che lo fanno funzionare, con gravissimo danno per tutti quei pazienti affetti da fibrosi cistica e altre patologie polmonari croniche che lo frequentano, con il collega Marco Perduca, abbiamo rivolto un'interrogazione ai Ministri della Salute e dell'Economia e delle Finanze per sapere:
- se le professionalità mediche e sanitarie non di ruolo che lavorano presso il Centro Regionale per la Fibrosi Cistica del Lazio saranno riassunte allo scadere del proprio contratto, e secondo quale modalità;
- in caso contrario, come si prevede di far fronte alla dotazione di medici e specialisti in numero sufficiente e organico all'importanza del Centro e al numero di pazienti che a questo si rivolgono;
- se i ministri interrogati non ritengano in questo caso di dover attivarsi, e in quale modo, affinché sia garantita la continuata applicazione della legge 548/93.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione